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Cosa è la sicurezza?

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Derivato dal latino sine cura (cioè senza preoccupazione) il termine sicurezza può essere definito come “la conoscenza che l'evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati”. Il tema è di grande attualità, e contiene diverse accezioni, ognuna con sfumature diverse, sulle quali vale la pena soffermarsi.

La stessa percezione della sicurezza è cambiata con il tempo, in funzione dei pericoli dai quali si erge a protezione. È infatti evidente che le fonti del pericolo variano anche in funzione dello spazio e del tempo.

Oggi vi è, da parte della società civile occidentale, una richiesta di una sempre maggiore regolamentazione della vita pubblica. Anche nel mondo del lavoro organizzato il datore di lavoro, per le leggi della Unione Europea, deve adoperarsi per rendere l'attività dei propri lavoratori subordinati "sicura". L’articolo 41 della nostra Costituzione prevede che l’attività economica si svolga tutelando la dignità e la sicurezza. Un principio analogo, introdotto dalla Comunità Europea, è stato tradotto in Italia con il Decreto Legislativo 81/2008, che ha abrogato e sostituito molte delle precedenti norme.

Tuttavia, nonostante questo accento sulla sicurezza, ci sono autori, come Charles Perrow, che sostengono che gli incidenti ci saranno sempre, perché troppe sono le variabili che giocano un ruolo attivo, e molte di esse sono imprevedibili.

È da notare che il termine sicurezza, nella lingua italiana, come in altre lingue, non viene molto bene differenziato da quello di prevenzione. Quando si verifica un incidente, ancora oggi si sente parlare di sfortuna, probabilmente frutto di un retaggio culturale che recupera i concetti di fato, di ineluttabilità, di impotenza di fronte all'imponderabile.

Invece, ci sono discipline che si occupano proprio di individuare dei metodi per evitare o limitare il verificarsi degli incidenti. Ciò cui puntano è, in altre parole, garantire la sicurezza in modo sia sistemico che sistematico, mirando ad assumere un ruolo a sé stante nei programmi di ogni organizzazione. La consapevolezza di questa esigenza è emersa con forza solo a partire dagli anni Sessanta, quando la cosiddetta “sicurezza di sistema” ha cominciato ad essere considerata come una vera e propria disciplina.

Per evitare confusione e concentrarci sugli aspetti più rilevanti, è importante definire correttamente il termine sicurezza, che in italiano, con una certa ambiguità è uno solo. In inglese invece le differenziazioni tra i vari aspetti sono esplicitate dall'adozione di tre definizioni diverse: safety, security ed emergency.

Le differenze tra questi termini non sono di poco conto, e sarà quindi opportuno tornare presto ad occuparcene.

antonio.chialastri(at)manualedivolo.it

(5 agosto 2011)

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