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Passenger 57...

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“...terrore ad alta quota” è uno dei tanti sottotitoli ad “alta quota” (e simili) che accompagnano i titoli originali dei film “aviocatastrofici”, in genere provenienti dagli Stati Uniti in programmazione nelle sale italiane, con variazioni a volte ritenute più accattivanti per i palinsesti televisivi.

passenger57Vediamone una rapida carrellata: ...omicidio nel vuoto (’94), ...missione ad alta quota (’01), ...mistero in volo (’05), ...sfida ad alta quota (’07), ...mistero ad alta quota (’08). Questo del “terrore”, programmato a metà novembre in prima serata su Rete 4 è del 1992 ed ha per titolo Passenger 57.

Si tratta di un’opera del genere “azione e volo” che possiamo definire tutto sommato ben riuscita, a patto di non andare troppo a cavillare su alcuni aspetti tecnici. La parte che poteva senz'altro essere scritta meglio è quella della reintroduzione sull’aereo dell’eroe di turno. In questo film si sceglie di far rientrare il protagonista sull’aereo, dirottato da un paranoico cattivo che più non si può, tramite una trovata del tutto impossibile da realizzare in realtà.

Wesley Snipes (nel film John Cutter), viene portato da un’auto dello sceriffo sotto il ruotino anteriore di un TriStar in decollo, si arrampica sull’ammortizzatore del carrello e s’inerpica dentro la pancia dell’aereo. Già far correre un’auto a quasi trecento chilometri orari sotto un aereo è veramente una trovata demenziale, tanto più che l’auto dello sceriffo era tutto meno che una Lamborghini  E poi l'operazione sarebbe possibile con l’aereo fermo e non pressurizzato, perché i portelli esterni in quella situazione non si aprono a causa della pressurizzazione, azione quindi impossibile, ma non è la sola.

La scena continua infatti facendo vedere che è possibile andare dal vano degli equipaggiamenti elettronici al vano delle merci, altra cosa impossibile senza rompere le strutture dell’aereo. L’azione poi finisce con l’idea altrettanto bislacca che facendo fare contatto a due fili si può far scaricare il carburante di un aereo (purtroppo questa idea, tanto errata da risultare accattivante, è stata ripresa anche nel film Air Force One del ’97). Per non parlare delle numerose sparatorie a bordo: alcuen pallottole perforano la carlinga, altre, in virtù di un mistero che lo spettatore di buon cuore tenderà a ignorare, invece non lo fanno.

Per il resto, una pellicola di genere simpatica e non noiosa con Wesley che fa il verso a Eddie Murphy (ad un certo punto scambia una battuta con una passeggera che nella finzione cinematografica lo scambia per Murphy: lui dice di non apprezzarlo affatto).

Passenger 57 (titolo criptico giustificato dalla “conta” dei passeggeri fatta dalla hostess) ha comunque alcune cose di carattere aeronautico da giudicare con positività. Gli interni e gli esterni mostrano il medesimo aereo, il, che non è assolutamente scontato quando si ha a che fare con film di questo genere, quindi non si è caduti troppo in basso ed in definitiva tutto lo svolgersi della trama è curato decentemente.

L’attore aeronautico è un Lockheed L-1011-1-385 cioè la prima versione del TriStar progettato per il corto-medio raggio ad alta densità. L’aereo proveniva dai ranghi della Eastern ed era operato dalla compagnia charter Rich International Airways che lo affittò alla produzione cinematografica che lo dipinse con i colori della compagnia di fantasia Atlantic International Airways. Nel ’96 la Rich fallì e l’aereo N330EA nel frattempo affittato alla Faucett peruviana venne avviato alla radiazione ed alla demolizione avvenuta nel ’98.

Le buone riprese in volo ed a terra dell’aereo sono completate da un’ottima ambientazione della cabina passeggeri, conseguita con il simulatore del TriStar disponibile presso gli studios della Walt Disney di Orlando, solo che ad un occhio attento non sfuggirà trattarsi della cabina della compagnia Delta Airlines ed ovviamente non Atlantic International.

Si tratta di una delle rare apparizioni cinematografiche di un TriStar, e per lo meno in questo caso l’aereo, sia negli interni che negli esterni, non è ridicolizzato.

Altro mezzo aereo usato nel film è un elicottero che ricopre il ruolo di elicottero della polizia, un Bell 206B-2 Jet Ranger II della società Falcon con marche N62FH, di solito impiegato per voli turistici dall’albergo Hyatt Hotel di Orlando.

Altra nota di carattere aeronautico riguarda le riprese all’aeroporto di Lake Lucille, nome inventato per l’occasione, in effetti, si trattava dell’aeroporto di Sanford (Orlando, FL), ex base della marina americana e oggi completamente ristrutturato, tanto che le riprese che riguardano la torre di controllo sono documenti storici in quanto il vecchio edificio è stato demolito.

Pellicola d’azione e di ambientazione aeronautica con un Wesley Snipes accattivante, Passenger 57, che ha incassato oltre 44 milioni di dollari, è stato girato quasi interamente nei dintorni di Orlando e a Sanford in Florida. Il regista del film, Kevin Hooks, è famoso per aver prodotto e realizzato anche la serie tv Prison Break (14 episodi diretti, 2006-2009).

La scrittura è essenziale e la vicenda, pur essendo grandemente prevedibile, ha una messa in scena funzionale, con le scene più movimentate efficaci. Uno di quei classici film d'azione che ormai, si producono solo per l'home video.

Gli elementi di base: un buono piuttosto rude, un cattivo totalmente folle, ritmo discreto, qualche battuta ad effetto. Quello che funziona, in definitiva, è l'ambientazione in aereo, non fosse altro per quel senso di claustrofobia che fornisce.
La trama fa il suo lavoro, senza cadere troppo in basso, ma non ci sono sequenze memorabili.

 

Scheda filmografica

Titolo originale: Passenger 57
Paese e anno di uscita: USA, 1995

Regia: Kevin Hooks
Interpreti principali:
Wesley Snipes
Bruce Payne
Tom Sizemore

(13 dicembre 2011)

 

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