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Airport 80

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Davvero imbarazzante commentare questo film passato su Rete 4 lo scorso 22 gennaio. Incongruenze, situazioni ridicole, dialoghi inconsistenti fino al limite di una involontaria comicità e situazioni aeronautiche incredibilmente idiote ne fanno uno dei peggiori film aeronautici mai prodotti.

airport80Si tratta di un film del filone catastrofico, anche se sarebbe meglio definirlo una catastrofe di film. La lista delle scene ridicole e del tutto irreali è così lunga che non si può completarla senza raccontare passo dopo passo l’intero film. E dire che come cast e spese non è che si fosse risparmiato.

L’unico valore documentale (e di una bellezza tale da soddisfare l’appassionato di aviazione) è la ricca presenza di scene che immortalano il Concorde: uno dei più begli aerei mai costruiti, una splendida manta della stratosfera, che purtroppo viene vilipeso da una pellicola che sarebbe stato meglio usare per altri scopi.

Iniziamo appunto dalle riprese del Concorde, le uniche a scopo cinematografico per questo tipo d’aereo, e unica cosa buona del film. L’aereo affittato per il film era il settimo aereo della linea di produzione, che in tutto ne sfornò 20. Il numero di serie era 203 e la prima matricola fu F-WTSC poi cambiata in F-BTSC una volta “acquistato” da Air France.

Questo esemplare compì il primo volo il 31 gennaio 1975 e rimase presso l’Aerospatiale, la società costruttrice fino al giugno 1979, quando entrò a far parte, con la incredibile spesa di un franco simbolico, della flotta Air France per rimpiazzare il F-BVFC rimasto incidentato durante un decollo nell’aeroporto Dulles di Washington a causa dello scoppio di un pneumatico con perforazione di un serbatoio e delle strutture dell’ala sinistra.

L’attore del nostro film, per una incredibile coincidenza, sarà poi lo sfortunato protagonista del volo AF 4590 che si distruggerà al suolo il 25 luglio 2000 dopo un decollo dall’aeroporto di Roissy nel quale, sempre per lo scoppio di un pneumatico, si avrà la perforazione dell’ala sinistra con conseguente incendio e perdita di controllo del mezzo causando la morte di 113 persone di cui quattro abitanti del sobborgo di Gonesse sul quale cadde l’aereo. Tra l’altro quest’incidente determinò la fine dell’utilizzo del supersonico per i voli commerciali .

I voli del Concorde furono affidati al comandante Jean Franchi, pilota collaudatore dell’Aerospatiale. Le scene aeree, affidate a Jim Gavin, costarono circa 50.000 dollari per ora di volo, considerando sia l’affitto del Concorde con la sua apposita verniciatura, sia gli aerei per le riprese: un Learjet con una camera da ripresa (Astrovision-Vectorvision) speciale, e un Jet Ranger per le riprese a punto fisso per i sorvoli sulle cime delle Alpi. Un Dassault Falcon 20 (F-BPJB), trasporta il cattivo del film attraverso l’Oceano, ben oltre il doppio del reale raggio d’azione. Completano il cast aeronautico il Learjet 25 (N564CL, già usato per le riprese) ed un Bell 206B Jet Ranger (F-BUIA).

Altre belle immagini di un decollo su allarme di Mirage F-1 sono rovinate dalla sovrapposizione di un brutto disegno di F-4 Phantom che sarà abbattuto dai caccia francesi. E dire che le riprese dell’aereo dei “cattivi” erano state fatte con un Mystere IV, chissà per quale motivo rimpiazzato in montaggio da una specie di cartone animato.

Il titolo originale americano era “The Concorde: Airport 79”, in quanto uscito ad agosto ’79. In Europa avrà l’aggiornamento in “Airport 80 – Concorde” perché uscito l’anno dopo l’esordio americano.

Regista di questo film è un mestierante di lungo corso con oltre cento pellicole in filmografia, David Lowell Rich, che aveva avuto già insuccessi formidabili nel campo con “Wings of Fire” (1967), “New York Paris, air sabotage” (1978) e “The Horror at 37.000 Feet” (1973). Naturalmente non si tratta di un regista da buttare, infatti è il direttore della serie televisiva cult “Missione impossibile” (1966-1973), di “Il terrore negli occhi del gatto” (1969), e molti altri serial televisivi di buon successo.

Il cast per questo ”airport”, che terminerà la serie, è d’assoluto primo piano, anche se del tutto sprecato: Alain Delon (che fu addirittura deriso per la scelta di partecipare a questa grottesca pellicola), Sylva Kristel, Robert Wagner, Gorge Kennedy, Bibi Andersson, Susan Blakely.

La trama, per chi ancora voglia sentir parlare del film, racconta di un industriale che traffica in armi proibite e, vistosi scoperto dalla sua amante giornalista, decide di eliminarla, non trovando di meglio da fare che abbattere il Concorde sulla quale lei è imbarcata. I piani vanno male, perché i piloti dell’aereo a Mach 1,5 (una volta e mezza la velocità del suono), fanno looping e tonneau ed evitano la minaccia.

Non contento, il cattivo invia sulla rotta dell’aereo un Phantom, decollato da chissà dove, che tenta di abbatterlo ormai sui cieli della Francia. Nonostante le manovre acrobatiche infatti, i piloti avevano “controllato” l’aereo e deciso di proseguire. Questa volta le manovre si complicano perché siamo a Mach 2 e oltre ai “soliti” looping e tonneau i nostri eroi si esibiscono in vite, spegnimento di tutti i motori, apertura del finestrino con lancio di razzi di segnalazione, riattaccata a un pelo dell’oceano con un motore funzionante, e atterraggio su una pista con ben tre barriere d’arresto!

Appena 24 ore e si riprende con un sabotaggio impossibile (il solito portello che si apre nonostante l’aereo sia pressurizzato) e atterraggio finale sulla pancia in una pista di neve in salita in mezzo alle Alpi.

A questo punto il cattivo si suicida… e anche gli appassionati di film aeronautici.

 

Scheda filmografica

Titolo originale: The Concorde - Airport 79
Paese e anno di uscita: USA, 1979

Regia: David Lowell Rich
Interpreti principali:
Alain Delon
Susan Blakely
George Kennedy
Sylvia Kristel

(25 gennaio 2012)

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