Iscrizione Newsletter

Iscriviti alla Newsletter



Login

Il segreto delle low-cost

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

Il successo che arride alle compagnie aeree a basso costo suscita perplessità ma anche interesse, soprattutto nel capire dove risieda il motivo fondamentale della impetuosa avanzata di questo modo di viaggiare.

Naturalmente, come in tutte le cose, non esiste una “pietra filosofale” che spiega le ragioni di questo successo, esiste viceversa un complicato interagire di metodi, strategie, accorgimenti e perché no, idee geniali, che alla fine producono nel loro insieme un risultato positivo.

In ogni caso gli obiettivi raggiunti oggi sono il risultato di tentativi e di storie sviluppati nel corso dell’evoluzione del volo e della storia del trasporto aereo. Ed è proprio dalla storia delle compagnie aeree che si può iniziare a capire quali sono le differenze tra le “full service carrier”, ovvero le compagnie aeree dette a servizio completo, e quelle a basso costo. Già questa definizione spiega che esiste una differenza sul tipo di servizio offerto agli utenti, in ogni caso sia pure con una serie di riduzioni di “amenità” offerte alla clientela, risulta difficile spiegare almeno la corposa differenza di tariffe applicate dalle aziende “no frills” cioè senza fronzoli, rispetto a quelle tradizionali. Il settore aereo presenta generalmente un’offerta di servizi poco differenziati, o perlomeno tale differenziazione non è completamente percepita dal cliente.

Prima di indagare sulle varie soluzioni applicate (gestione spazio, metodo di vendita ecc.) vediamo quali sono stati gli esempi nel tempo e le metodologie applicate oltre che le “regole del gioco”.

Le Regole.

Inizierei proprio dal descrivere il panorama normativo di riferimento, cioè le regole generali che gli stati emettono per regolare le attività di trasporto aereo, che in origine erano essenzialmente dedicate a garantire la sicurezza dei passeggeri o meglio, come dicono gli inglesi, la salvezza, poi divenute più genericamente regole di mercato.

L'uniformità del tipo di servizio assicurato in base alle regole date, offre la possibilità a nuovi concorrenti di entrare nel mercato praticando prezzi più bassi, generando una guerra di prezzi considerata deleteria per la sicurezza e la qualità del servizio. Le regole, è utile ricordarlo, ebbero alcune fondamentali giustificazioni:

  • Il trasporto aereo è considerato un servizio di pubblica utilità, la cui gestione non può avere come obiettivo esclusivo il profitto economico. In particolare, è importante lo sviluppo di un sistema di rotte efficiente ed integrato, che garantisca la totale copertura del territorio.
  • Il settore aereo, inoltre, è considerato, fin dalla sua nascita, di importanza strategica, specialmente nelle fasi di sviluppo.

Questa struttura di regole era applicata diffusamente dalla fine del seconda guerra mondiale in poi e dava luogo ad inefficienze con ripercussioni su diversi aspetti, ne sono esempi importanti: utilizzo inadeguato della flotta, mancato raggiungimento di economie di scala e scarso progresso tecnologico. Dall’analisi dei “fallimenti del mercato” si diffuse la necessità di una radicale ristrutturazione del settore e si modificò il concetto di intervento dello Stato nell’economia.

In questo clima di riforma, il Governo statunitense approvò, nel 1978, l’Airline Deregulation Act che introdusse nel settore del trasporto aereo i principi del libero mercato, con l’abbattimento delle barriere alla concorrenza (entrata e uscita dal settore e scelta delle rotte da coprire) e la rimozione dei controlli sulle tariffe.

Abbiamo già così una prima risposta, il successo delle compagnie a basso costo inizia con la liberalizzazione del mercato del trasporto aereo o come si dice nel settore dalla “deregulation” ovvero la “deregolamentazione” del mercato del trasporto aereo mondiale, ancora in corso di implementazione ai nostri giorni.

(31 ottobre 2009)

 

RSS
RSS