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Non Technical Skills - II

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II - Il mondo aeronautico abbastanza presto nella sua vita si pose un grande problema: evitare gli incidenti di volo. E fu rapidamente evidente che la componente più flessibile e più adattabile era anche la più vulnerabile all’errore. Questa componente era, ed è, l’Essere Umano: lo Human Factor.

Gli studi sul Fattore Umano nacquero nella Society for Ergonomics, se ricordo bene era il 1949. Inizialmente non si trovò subito la strada, gli incidenti continuavano ad avvenire e se ne sapeva ben poco. La svolta avvenne a seguito dell’introduzione della cosiddetta no-penalty policy, o politica della non punibilità.

Questo pensiero fu accolto già agli inizi degli anni ‘70, quando la United Airlines introdusse un sistema di riporto degli incidenti riservato e non punitivo che condusse all’Aviation Safety Reporting System (ASRS).

L’ASRS riconosceva ufficialmente -per la prima volta- quanto non sia realistico cercare di ottenere informazioni adeguate e significative per l’analisi del comportamento umano e dei suoi errori, se esiste la minaccia di un’azione punitiva verso la persona che rivela il suo operato errato. Si pensi che con l’introduzione del sistema si passò da poche segnalazioni annue a circa 3000 al mese.

Un pilota poteva autodenunciare un suo errore senza pericolo di essere additato come colpevole, punito, licenziato o ridicolizzato in pubblico. La denuncia avveniva (ed avviene) attraverso un modulo e successivamente inserito in un database (e privato di nome e cognome) per successiva analisi statistica.

Parliamo di “riporto d’incidente” come fondamentale strategia della risposta proattiva: efficaci interventi di prevenzione del danno, preservando le persone e i mezzi (e le strutture) e generando un circuito virtuoso che creava -e crea- un sicuro risparmio in termini economici, e ovviamente di immagine.

Con incidente si intende qualsiasi scostamento dal “programmato”, anche l’utilizzazione di un interruttore sbagliato, oppure una interpretazione erronea, insomma qualsiasi comportamento non previsto o “errato”.

Ovviamente chi riceve i riporti ha la totale fiducia dei dipendenti, un’etica “assoluta”; in materia, e riferisce direttamente dall’Amministratore Delegato (che sostiene la policy) e non è un delatore, in nessuna condizione.

(23 giugno 2012)

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