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Incidente

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Incidente s.m. Evento inatteso che interrompe, talvolta con grave danno, un regolare svolgimento; disgrazia, infortunio.
Fin qui i dizionari (nel nostro caso il leggendario Devoto-Oli) della lingua italiana. Ma in campo aeronautico questo non basta: c'è di più...

Quando si parla di aerei, infatti, la lingua ufficiale è l'inglese, e l'inglese, tanto per cominciare, ha due termini che traducono l'italiano “incidente”: incident e accident.

E il vocabolo inglese incident, quello che più somiglia al nostro “incidente” ha, nel mondo dell'aviazione, una definizione ben precisa, stabilita dall'ICAO (International Civil Aviation Organisation, un'agenzia dell'ONU) nel suo Annesso 13, il quale si occupa delle inchieste sugli incidenti aerei. Eccola...

Incident: un evento, diverso da un accident, associato alle operazioni di un mezzo aereo, che ha conseguenze, o potrebbe avere conseguenze, sulla sicurezza (safety) delle operazioni.

Andiamo dunque a vedere quest'altra definizione, quella di accident.

Accident: un evento, associato all’impiego di un aeromobile, che si verifica fra il momento in cui una persona si imbarca con l’intento di compiere un volo e il momento in cui tutte le persone che si sono imbarcate con la stessa intenzione sbarcano e nel quale:
− una persona riporti lesioni gravi o mortali, per il fatto di essere dentro l’aeromobile, o venire in contatto diretto con una parte qualsiasi dell’aeromobile, comprese parti staccatesi dall’aeromobile stesso, oppure essere direttamente esposta al getto dei reattori, fatta eccezione per i casi in cui le lesioni siano dovute a cause naturali, o siano procurate alla persona da sé medesima o da altre persone, oppure siano riportate da passeggeri clandestini nascosti fuori delle zone normalmente accessibili ai passeggeri e all’equipaggio; oppure
− l’aeromobile riporti un danno o un’avaria sostanziale che comprometta la resistenza strutturale, le prestazioni o le caratteristiche di volo dell’aeromobile, e richieda generalmente una riparazione importante o la sostituzione dell’elemento danneggiato, fatta eccezione per i guasti o avarie al motore, quando il danno sia limitato al motore stesso, alla cappottatura o agli accessori, oppure per i danni limitati alle eliche, alle estremità alari, alle antenne, ai pneumatici, ai dispositivi di frenatura, alla carenatura, a piccole ammaccature o fori nel rivestimento dell’aeromobile; oppure
− l’aeromobile sia scomparso o completamente inaccessibile.

In definitiva (e scusate se vi ho annoiato con aride definizioni tecniche) la differenza tra un accident e un incident, che in italiano è spesso tradotto col vocabolo “inconveniente”, non è dato dalle cause che li hanno originati, ma dalle loro conseguenze, in primo luogo sulle persone e poi sui mezzi coinvolti. E' questa la ragione per cui le commissioni di inchiesta trattano alla stessa stregua eventi che hanno sull'opinione pubblica impatti ben diversi.

Tanto per intendersi (e semplificando al massimo), se un aereo in atterraggio passa a un metro da un altro aereo che per errore è entrato in pista, l'evento, pur passando probabilmente inosservato ai grandi media generalistici, sarà considerato esattamente come uno scontro avvenuto in pista, magari causando qualche centinaio di morti, che avrebbe occupato le prime pagine dei giornali per diverse settimane.

Con una piccola differenza: mentre le vittime di un accident non possono più parlare, i protagonisti di un incident saranno in grado di contribuire, fornendo la loro versione dei fatti, all'inchiesta.

Ed è questo “trascurabile” particolare a permettere di affermare che “dai mancati incidenti (incident) si possono imparare più cose che dai disastri (accident) aerei”.

(7 agosto 2012)

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