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Patate volanti

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Si chiama Synthetic Personnel Using Dielectric Substitution (SPUDS), il sistema escogitato dai tecnici Boeing per simulare le condizioni di propagazione delle onde Wi-Fi all'interno di un aereo, nel quadro della sperimentazione per migliorare la fruizione di internet a bordo.


Il significato letterale potrebbe essere grosso modo tradotto come “personale sintetico ottenuto per mezzo di un equivalente dielettrico”, e si riferisce ad un procedimento teso a misurare le interferenze che, dentro una cabina di aereo, possono essere causate dalla presenza di molti esseri umani in poco spazio.

Il problema non è di poco conto, e secondo i tecnici Boeing la sua soluzione permetterà di calibrare esattamente l'intensità del campo in maniera di eliminare zone in cui il segnale è debole, e consentendo al tempo stesso di mantenere la sua intensità al di sotto della soglia oltre la quale si potrebbero rischiare pericolose interferenze con i sempre più sofisticati (e delicati) sistemi elettronici di bordo.

Niente di meglio, per simulare sul campo le reali condizioni di funzionamento di questo vero e proprio network con le ali, di un vero aereo, e alla Boeing si stanno servendo di un vecchio liner di lungo raggio dismesso. Naturalmente, per portare avanti la sperimentazione, bisogna simulare le condizioni reali, e quindi ci devono essere i passeggeri.

E qui i tecnici si sono trovati davanti a un piccolo dilemma: trovare (e pagare) 250 persone disposte a stare sedute ore e ore dentro a un aereo. Per aggirare l'ostacolo, hanno fatto ricorso a quello che hanno definito synthetic personnel, “personale sintetico”. Solo che non si tratta, come si potrebbe pensare, di manichini simili a quelli usati per i crash test, perché per la riuscita degli esperimenti è di basilare importanza una condizione: bisogna trovare qualcosa che assorba e rifletta i segnali esattamente come farebbero i corpi dei passeggeri.

Dopo una serie di test, i tecnici sono giunti alla conclusione che l'interazione fisica di un essere umano con le caratteristiche elettromagnetiche dei segnali Wi-Fi è uguale a quella fornita da... un sacco di patate. La ricerca è stata così portata avanti riempiendo le poltrone dell'aereo con qualcosa come 9 tonnellate di patate, con gli esseri umani confinati a simulare gli effetti delle persone che si spostano lungo i corridoi.

Dimostrando un notevole sense of humour, hanno battezzato la strana procedura con la sigla SPUDS, parola che in inglese definisce colloquialmente, guarda caso, le patate.

(3 gennaio 2013)

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