Iscrizione Newsletter

Iscriviti alla Newsletter



Login

Numeri e carte II: le carte

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

(segue) Helrey Borge Jeppesen nasce il 28 gennaio 1907 a Lake Charles, in Louisiana, ma la famiglia si sposta prima ad Odell poi a Portland nell’Oregon. Da bambino è un appassionato delle aquile e passa ore ed ore ad osservarne il volo.


Nel 1921 quattordicenne, prova la prima emozione del volo su di un Curtis JN-4 volando sulla campagna per dieci minuti al costo di 4 dollari.

A diciotto anni, si fa assumere come “bigliettaio, addetto all’avviamento dei motori (lancia eliche) wing walker ed acrobata“ presso il Tex Rankins Flying Circus. Dopo 2 ore e 15’ di doppio comando, decolla da solista. Nel 1928 trova lavoro per due anni presso la Fairchild Aerial Surveys, per effettuare ricognizioni fotografiche a scopo cartografico sul Messico, con un De Haviland DH4. Nello stesso anno, il governo degli Stati Uniti rilascia la prima licenza di pilota (in Italia il primo brevetto è rilasciato nel settembre 1909 al T.V. Mario Calderara… illuminati o burocrati?).

Jeppesen ottiene quindi il brevetto n. 27 dello Stato dell’Oregon, a firma nientedimeno che di Orville Wright (lo stesso che aveva fatto da istruttore al nostrano Calderara), e nel 1930 viene assunto dalla Boeing Air Transport come pilota postale. Si racconta fosse lui in comando quando il 15 maggio dello stesso anno volò la prima assistente di volo donna, tale signorina Ellen Church.

A quel tempo, non esistendo una cartografia dedicata, i piloti contavano sugli atlanti automobilistici di Rand McNally, sulle linee ferroviarie (la famosa ferrodromia…) e sui punti caratteristici del terreno, per potere determinare la posizione e la rotta.

Helrey compra per pochi centesimi un notebook, e comincia a riempirlo di note dettagliate riguardanti le tratte volate, schizzi degli aeroporti e dei dintorni di essi, giunge a misurare personalmente l’altezza di punti caratteristici. Crea una rubrica telefonica di contadini disponibili a fornire primitivi riporti meteorologici di rotta e di arrivo.

I colleghi cominciano a parlare di questo suo “Black Book” e presto comincia a farne copie per gli amici. Come solo negli US può accadere, il successo è immediato e la domanda cresce. Nel 1934 Jeppesen fonda la Jeppesen & Co, nel semi interrato della sua casa di Salt Lake City, e vende le sue informazioni per 10 dollari a copia.

Nel settembre del 1936 sposa la sua attendente di volo Nadine Liscomb che diventa il suo principale aiuto nella condotta della neonata società di servizi alla navigazione aerea. Nel frattempo continua a fare anche il pilota per la United Airlines. Nel giugno del 1941 durante un atterraggio sotto un temporale, il suo DC3 se la prende comoda e finisce fuori pista, dentro un fosso. Il velivolo va distrutto, ma nessuno a bordo lamenta ferite gravi.

Con lo sviluppo delle operazioni aeree nella Seconda Guerra Mondiale, sia l’Esercito che la Marina Americana cominciano a pressare la Jeppesen & CO, con sempre maggiori richieste di cartografia, e finita la guerra, la neonata aviazione commerciale richiede una mole sempre maggiore di pubblicazioni dedicate. Helrey dà forfait e lascia la United nel 1954 per dedicarsi interamente alla sua società.

Quando nel 1961 vende la sua compagnia, anche se nominalmente ne rimane il presidente, oramai i tempi ormai non sono più quelli del pioniere, ma quelli della grande industria multinazionale con sedi e clienti in ogni stato del mondo.

Helrey Borge Jeppesen muore il 26 novembre del 1996 ad 89 anni, dopo aver visto trasformarsi in modo drammatico la sua aviazione e la sua industria. Uno degli uomini che con la sua intuizione e con le sue capacità imprenditoriali ha più contribuito a rendere il trasporto aereo quello che oggi conosciamo.

(28 agosto 2013)

RSS
RSS