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SSD vs HDD

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Se avete un computer un un po' datato (almeno 1 anno...) e pensate di potenziarlo, troverete che gli esperti vi suggeriranno di cambiare l'HD interno a tecnologia magnetica con un nuovo HD di tipo SSD-Solid State Drive (Disco a stato solido).

 

L'adozione di SSD rispetto ad un disco tradizionale migliora sensibilmente la velocità di un  computer in modo tale che l'utente è in grado di percepire l'incremento delle performance. A parità di configurazione hardware, un PC con HD SSD può caricare di un linux Ubuntu in poco più di 2 secondi, avviare un iMac di 2 anni con MAC OS  Maverick in 7 secondi e far partire un Windows 7+ in poco più di 12 secondi.

 

Ma perché un disco SSD è così veloce?

La principale differenza con un HD classico (a tecnologia magnetica) è nelle componenti tecnologiche adottate per la sua costruzione. Le informazioni sono memorizzate in maniera permanente su memorie costruite con dei semiconduttori (la maggior parte sono memorie flash nand) e sono prive di componenti meccaniche.

L'assenza delle componenti meccaniche è una delle componenti chiave a cui devono la loro velocità. Per accedere alle informazioni non occorre posizionare la testina magnetica sul disco con un notevole risparmio di tempo.

L'altro fattore cardine che velocizza i dischi SSD è insito nella velocità stesse delle memorie impiegate: i tempi di accesso alle memorie sono almeno un ordine di grandezza più veloci delle tecnologie magnetiche.

Un SSD è dalle 10 alle 20 volte più veloce di un disco rigido tradizionale. Per esempio, il più veloce HD "classico" testato da Tomshardware nella lettura casuale (4k Random Read) ha un punteggio di 297 contro il punteggio di 80.409 della controparte SSD nello stesso test (Tomshardware Source).

 

Tra gli altri vantaggi, un SSD è estremamente più compatto, più leggero, più resistente agli urti, si rompe di meno, consuma meno energia e si riscalda di meno degli HD classici.

Altra caratteristica meno evidente ai meno esperti è che un HD SSD non necessità di deframmentazione. Tutte le procedure di gestione dell'allocazione dei dati sul disco sono gestite a basso livello del controller stesso del dispositivo.

Il controller effettua anche una diversa funzione detta TRIM che è fondamentale per il corretto funzionamento del dispositivo e per conservarne le performance in lettura.

Quando si installa un SSD sul proprio computer è buona norma che tale funzionalità sia supportata dal proprio Sistema Operativo e attivata. Windows 7+ e Mac OS 10.6+ supportano tale funzionalità e l'attivano alla sua installazione. Linux Ubuntu (e le sue varianti) supportano la funzionalità TRIM, ma non l'attivato di default: sta all'utente dopo l'installazione procedere alla configurazione ed alla sua attivazione (il team di Ubuntu non ha dimenticato di attivare tale funzionalità, ma è una scelta progettuale per ottimizzare il kernel di linux).

 

Purtroppo ha anche qualche svantaggio.

Innanzi tutto il costo. Un HD classico costa circa 6 centesimi/GB contro i circa i 60 Centesimi/GB di un SSD. Il rapporto di prezzo è di 10 a 1.

La durata di vita media dichiarata di un SSD è sensibilmente più bassa rispetto un HD con dischi magnetici e direttamente proporzionale al suo uso.


A questo punto, la scelta tra SSD e HDD "Classico" dipende dall'uso che vogliamo fare del nostro computer e del disco.

Date le caratteristiche, un SSD è particolarmente indicato per un portatile. Lo rende più leggero e maneggevole, allunga la durata della batteria e riduce notevolmente il fastidioso ronzio della ventola.

Il suo impiego in un computer da casa (un Desktop) è indicato per le performance e spesso va accompagnato ad un disco rigido "classico" per la memorizzazione di grosse quantità di dati (per esempio, la Apple vende alcune configurazioni dell'iMAC con installati entrambi i dischi e con una funzionalità chiamata “Fusion Drive” che ottimizza le performance del sistema).

Se invece vogliamo avere un sistema atto ad archiviare molte informazioni senza avere l'esigenza di un accesso rapido (per esempio un disco esterno o un NAS che contiene foto, brani musicali, video, etc), è consigliabile, per mantenere bassi i costi, continuare ad usare dischi di tipo classico.

 

Alla prossima.

(09/12/2013)

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