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La hostess guerriera

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Da oggi la hostess ha un ruolo in più: dovrà mettere KO il pilota suicida che vuole distruggere l'aeroplano. È fantastico come a seguito di ogni incidente aereo, e ancora prima che l'investigazione sia terminata e venga accertata la causa definitiva, si chieda la messa in atto di procedure nuove…


...lo scopo di queste procedure? Uno solo: quello di tranquillizzare l'opinione pubblica senza peraltro migliorare veramente la sicurezza.

Mi domando quali speciali arti marziali debba conoscere questa nuova hostess-guerriera per essere in grado di neutralizzare una persona in quell'angusto spazio che è il cockpit.

Il mio prossimo volo avrò anche più paura. Perché mentre il comandante sarà in bagno e io insieme alla hostess, il controllore potrebbe darmi una istruzione a scendere di quota che la ragazza non capirà. E vedendomi agire sui comandi di volo per impostare la discesa potrebbe esercitare su di me tutta la sua violenza e io mi ritroverei legato come un salame e imbavagliato mentre l'aereo continua la sua discesa aspettando che il comandante ritorni dal bagno.

Trovare soluzioni economiche invece di risolvere i problemi alla radice, là dove le soluzioni vere ma più costose possono essere trovate, sembra essere l'attività preferita di chi gestisce qualsiasi tipo di organizzazione moderna.

Dopo anni in cui i media hanno fatto una campagna denigratoria contro i piloti accusandoli di essere privilegiati, di lavorare poco guadagnando tanto, di avere una vita da favola in alberghi di lusso ora ci accorgiamo che quando un lavoro consiste nella responsabilità di avere la vita di centinaia di persona nelle mani di sole due persone forse questo lavoro non è come gli altri e il pilota non è un super uomo, ma una persona normale con le debolezze di tutti.

Da quando molte compagnie hanno deciso di non fornire più addestramento ai candidati piloti in cui dopo lunghe selezioni non solo si poteva capire il potenziale tecnico del personale, ma anche la sua attitudine ad un lavoro così delicato il ragazzo che vuole intraprendere questa professione è costretto a pagarsi da sé i propri corsi.

Molti si indebitano pure e le compagnie poi sono ben felici di assumerli a condizioni pessime, ma non rifiutabili, risparmiando centinaia di migliaia di euro o peggio guadagnando dal pilota che, con la formula "pay to fly", invece di percepire uno stipendio si ritrova a pagare la compagnia per svolgere una attività di volo minima da mettere nel proprio curriculum.

La direzione da prendere per migliorare la sicurezza del volo non è continuare solo a investire in tecnologia, ma tornare a considerare il personale il punto focale di ogni business e non vessarlo come un optional di cui poter anche fare a meno.

Non si può pensare di svolgere una professione con contratti stagionali quando rimanendo inattivi per più di sei mesi è poi quasi impossibile trovare un altro lavoro, e la licenza di volo non è come la patente per l'auto, per rinnovarla occorre spendere migliaia di euro all'anno per fare degli esami con il simulatore. E in certe parti del mondo dove non esiste una sana cultura aeronautica i manager licenziano per banalità assurde.

La vita moderna del pilota è piena di stress e incertezze per il futuro, trasferimenti all'estero per trovare un lavoro a qualsiasi condizione, spesso avere le famiglie lontane, non poter aprire malattie per non avere lo stipendio ridotto.

Purtroppo sono tanti i piloti che ho conosciuto che hanno perso la motivazione e vorrebbero cambiare lavoro, ed è tristissimo essere arrivati a questo punto dopo soli cent'anni di storia, ma soprattutto non è il morale migliore per poter svolgere con la massima serenità i propri compiti a bordo.

Per fortuna che i piloti almeno durante il volo possono fare il "napping" cioè invece di ridurre le ore di servizio ad una quantità umana, per permettere loro di volare fino e oltre le 12 ore consecutive sono autorizzati a fare il riposino mentre sono in cockpit, di fatto lasciando l'altro pilota ai comandi da solo, magari libero di impostare una discesa lieve e puntare dritto verso le montagne come appunto già successo.

E speriamo che questa super hostess sia anche abilitata al volo acrobatico, perché se il pilota impazzito decide di fare un looping e poi picchiare verso il suolo a velocità supersonica non le sarà facile bloccarlo.

(1° aprile 2015)

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