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Licenziateli tutti!!!

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Certo, chi sbaglia deve pagare, e va licenziato senza pietà! E non vedo come potrebbe essere diversamente specialmente in un campo cosi delicato come il trasporto aereo. Ma siamo certi che la sicurezza nei cieli sarà aumentata il giorno dopo?


È calda la notizia del licenziamento dei piloti Qatar Airways decollati da Miami da un punto intermedio della pista. Il B777, con una lunghezza di pista non sufficiente per la corsa di decollo, ha urtato alcune luci subito dopo l'involo, procurandosi danni alla fusoliera. I piloti non si sono accorti di nulla e hanno proseguito ignari verso Doha. Un incidente molto grave che con un po' meno fortuna sarebbe potuto tramutarsi in un disastro.

I motivi che hanno portato quattro piloti esperti e addestrati ad un errore cosi grossolano sono molteplici e, come di consueto, è bene aspettare il termine dell'investigazione ufficiale prima di arrivare a conclusioni affrettate. Chi invece non ha esitato un istante è stato il management della compagnia che ha licenziato i piloti pochi giorni dopo l'evento.

È evidente che se un pilota non è in grado di svolgere con sicurezza il proprio lavoro e mette in pericolo la vita dei passeggeri debba necessariamente essere fermato. E allora la domanda sorge spontanea: se questi piloti erano talmente incapaci da meritare il licenziamento, come hanno potuto superare i testi di ammissione, l'addestramento iniziale e i periodici check semestrali a cui sono sempre stati sottoposti?

Quando dei professionisti altamente qualificati commettono un errore, soprattutto se in gruppo, l'origine di tale errore va ricercato a monte nel sistema perché spesso ha radici lontane. Di conseguenza, i responsabili non sono solo i piloti, ma si trovano a vari livelli in tutti i settori della compagnia aerea.

L'errore va prevenuto con l'addestramento e un ambiente di lavoro sereno. Non è un gioco a eliminazione dove alla fine rimangono i perfetti, perché tutti siamo perfetti fino al giorno prima di sbagliare: sbagliare è umano e l'importante è poi imparare dai propri errori. Però meglio ancora sarebbe imparare dagli errori degli altri, ed è per questo che la scienza dello Human Factor è importantissima per i piloti e per qualunque altra attività che implica un lavoro di squadra.

Da passeggero mi farebbe paura volare sapendo che i piloti ai comandi non hanno mai commesso il minimo errore nella loro carriera. Il primo potrebbe essere proprio oggi, e magari uno di quelli per cui è troppo tardi per imparare la lezione.

In questi tempi moderni, la mancanza di una sana cultura aeronautica è molto diffusa tra i manager delle compagnie aeree. Ho potuto sperimentare di persona che per molti il livello di sicurezza si misura solo con il numero di incidenti che si verificano, non con quanto ogni giorno ci si avvicini al disastro.

Finché va tutto bene non ci si preoccupa. Se una compagnia non ha mai avuto nessun incidente allora è sicura per forza, dimenticandoci che anche il Titanic un minuto prima di incontrare l'iceberg era considerato la nave più sicura del mondo.

Per fortuna gli aerei non si rompono mai e i santi protettori dei manager, di tutte le religioni, stanno in buona salute.

(17 marzo 2016)

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