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Sicurezza: tempo di bilanci - I

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I - Come è usuale, alla fine di ogni anno vengono redatte le statistiche sulla sicurezza dei voli commerciali. Naturalmente, come tutte le statistiche, possono dire poco o nulla al comune passeggero. Anche se, per il 2016 si griderà sicuramente al miglior anno della storia dei voli commerciali.


Ma per avere un’idea di quanto si va realmente sviluppando nel complesso mondo aeronautico forse è meglio riferirsi alle tendenze decennali in corso. I dati ICAO indicano che siamo di fronte ad un continuo aumento del numero dei voli e dei passeggeri e merci trasportati. Il complesso mondo dell’aviazione è composto grossomodo da 1.400 compagnie commerciali, 4.130 aeroporti e 173 fornitori di servizi di assistenza alla navigazione aerea. Il trasporto aereo gioca un ruolo fondamentale nella mobilità globale, su un miliardo e cento milioni di turisti, più della metà si spostano in aereo ed oltre il 35% delle merci viaggia per via aerea.

Naturalmente al singolo individuo interessa capire quanto è sicuro il biglietto che ha acquistato. A seconda degli anni presi in considerazione si possono avere incidenti con perdita totale del velivolo e/o decessi dei passeggeri, entrambe le casistiche formano la fonte dei dati che producono le statistiche.

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Fonte: Boeing

Possiamo dire che grossomodo l’andamento percentuale dei due insiemi è sovrapponibile: dalle statistiche degli ultimi cinquanta anni possiamo tranquillamente dire che almeno questo dato è semplificabile. Ogni anno decine di milioni di voli portano ad un numero davvero piccolo di incidenti dall’esito fatale, siamo a poche decine. Ovviamente le variazioni da un anno al successivo possono essere fuorvianti, quindi è meglio riferirsi all’andamento di un decennio per avere un riferimento valido.

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Esistono poi dei casi non inquadrabili chiaramente nelle statistiche per la modalità con la quale sono avvenuti, questo a volte porta ad escludere dalle statistiche di sicurezza le perdite dovute a sabotaggio, azioni militari, terrorismo, suicidio e incidenti dei quali non è stato possibile stabilire la causa. Un esempio su tutti la incredibile scomparsa del volo Malaysian MH-370.

Possiamo iniziare a trattare le statistiche della sicurezza dalla fine degli anni cinquanta, cioè da quando entrano in servizio i grandi jet di linea, la cosiddetta prima generazione dei liner commerciali. Ad ogni innovazione tecnologica corrisponde una variazione sulla sicurezza dei voli, ad oggi possiamo dire che siamo alla quarta generazione di velivoli commerciali dopo la seconda guerra mondiale.

Per quanto riguarda il rateo di incidenti per milione di voli siamo passati dal fattore 12 di inizio anni sessanta al fattore “zero virgola uno” del 2016. Una curva di miglioramento impressionante, stiamo asintoticamente andando verso il rischio zero.

La diminuzione del rateo di incidenti è stata costante negli scorsi 50 anni, con incrementi significativi ogni volta che si è introdotta una nuova generazione di aeroplani. Nel decennio ’60 ’70 c’è stata la diminuzione più corposa, il rateo è sceso del 90%, nel successivo decennio con alti e bassi c’è stata una stagnazione, poi con l’arrivo delle nuove tecnologie soprattutto riguardo alla condotta automatica del volo e dei motori (terza generazione di aerei) è iniziata di nuovo una tendenza positiva verso la diminuzione degli incidenti aerei.

A metà degli anni ’90, con l’introduzione degli aerei completamente computerizzati, si è avuto un nuovo decisivo incremento della sicurezza dei voli. (continua)

(22 dicembre 2016)

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