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Voli da e per Milano - XIII

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(segue) XIII – Il nostro è un tipo di lavoro che porta al continuo contatto con le persone, e basta parlarci, con la gente, per rendersi conto di quanto, anno dopo anno, la nostra cultura stia cambiando, di quanto sia fondamentale conoscere la differenza fra senso critico e puro spirito polemico.


Un popolo dotato di senso critico reale non viene mai travolto dagli eventi, sconvolto nella sua cultura, anche se è naturale che venga lentamente adeguata ai tempi, difficilmente: sarà manovrato anche nella sua protesta. Un paese privo di reale senso critico, a mia opinione, non conoscerà mai il progresso.

Ho provato spesso ad immaginare una compagnia aerea in cui tutto venisse fatto come dicono loro, i passeggeri “da e per Milano": intere edicole dovrebbero essere trasferite a bordo degli aerei per soddisfare le richieste di ogni singolo passeggero, il numero degli assistenti di volo verrebbe decuplicato per soddisfare immediatamente (ed in qualsiasi momento) ogni particolare richiesta riguardante servizio aperitivi, bibite e ristorazione, i posti a sedere diventerebbero più grandi e trasformabili in letto per i viaggi lunghi con conseguente riduzione del numero posti da vendere al cliente, gli aerei partirebbero senza l'autorizzazione della torre di controllo pur di arrivare in orario ed il rischio di collisione tra aerei sarebbe molto elevato.

Inutile aggiungere che un'azienda così, ammesso che le regolamentazioni ne consentissero l’esercizio, fallirebbe in due giorni.

La mancanza di senso critico reale, è una caratteristica abbastanza comune in Italia, possiamo forse dire che è una carenza riscontrabile nella maggior parte degli italiani, ma quello spirito polemico superficiale e fine a se stesso, ottimo per uno sfogo personale o per una piazzata da raccontare agli amici, è evidenziato con maggiore frequenza proprio nel tipo di passeggero in questione.

E’ l'eccessiva superficialità di questo tipo di passeggero che lo porta a dare giudizi facili su tutto: per lui l’italiano che viene dal sud non ha voglia di lavorare e tutto ciò che rappresenta il nostro paese è negativo, ridicolo e sicuramente fuorilegge.

Ecco allora che i nostri aerei tardano ad atterrare perché si fermano per aria allo scopo di risparmiare carburante, che sui voli brevi non vengono dati i pasti perché se li mangiano tutti di nascosto gli assistenti di volo, che quando gli aerei partono in ritardo è per colpa dei piloti che non hanno voglia di lavorare.

E quando sui voli di breve durata viene distribuito il caffè liofilizzato invece dell'espresso, è perché gli assistenti di volo non hanno voglia di preparare la moka e metterla sui fornelli. (continua)

(25 novembre 2017)

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