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NetPC, ma di che parliamo?

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Una domanda che mi sento spesso fare da amici e conoscenti è: quale nuovo portatile comprare? Spesso si chiedono se ne hanno veramente bisogno, quanto ci devono spendere che caratteristiche deve avere e, infine, la domanda fatidica: mi posso comprare uno di quelli piccoli che costano poco che non usano come sistema Windows? Si, intendono un NetPC.
netpcCominciamo con il fare chiarezza.

Un NetPC è un computer senza disco presentato per la prima volta sul mercato dalla Oracle Corporation nella prima metà degli anni 90. Per definizione, un NetPC è un computer non dotato di un hard disk, ma di una piccola memoria di massa che permette di far funzionare il computer con le funzionalità base e utilizzando le risorse di calcolo dalla rete.

Oggi, grazie all'evoluzione delle tecnologie e alla costante riduzione dei prezzi, un NetPC è un "piccolo" computer portatile che si differenzia dai fratelli maggiori per alcune caratteristiche hardware (schermo più piccolo, peso contenuto, etc) e per le funzionalità implementate.

Per capirci, in una ipotetica scala della funzionalità, potrebbe essere inserito tra un palmare dell'ultima generazione ed un laptop ben carrozzato.

Personalmente ritengo che quella del NetPC sia una bellissima scelta e tutto dipende dall'uso che se ne deve fare.

E' leggero, maneggevole, veloce da utilizzare, molto economico, dotato di una tastiera solitamente di una webcam e di diverse modalità di collegamento come Bluetooth, WiFi e UMTS (non sempre presente...).

E' lo strumento ideale per chi viaggia e vuole collegarsi velocemente alla rete: email, browser, chat e video conference sono sempre presenti oltre a software per il word processing e spreadsheet.

Il loro costo modesto (solitamente al di sotto dei 300 euro), il peso contenuto (di norma meno di un Kg), le dimensioni (di solito 25 cm di larghezza, 12 cm di profondità e 2,5 cm di spessore) fa si che lo si possa trasportare facilmente in una borsetta o in una 24ore.

La filosofia che c'è dietro non è quella di avere una potenza di calcolo per poter mandare in orbita uno shuttle (anche se ultimamente ne sono usciti alcuni dai costi molto alti che lo potrebbero fare, i sub-notebook), ma dare il giusto compromesso tra versatilità e funzionalità di base.

In effetti la maggior parte di questi dispositivi basano la loro tecnologia su dei processori Intel Atom che non implementa tutte le funzionalità tipiche dei processori "più grandi". Per capire meglio, un sistema basato su Atom non implementa il multitasking e non andremo a fare videoediting o a vedere film in FullHD, almeno per il momento.

I primi netbook usciti sul mercato erano basati su sistemi operativi free Linux based che li rendono estremamente interessanti sia per ridottissimi tempi di partenza (start-up) che per la sicurezza intrinseca verso virus e spyware.

La loro diffusione è stata talmente capillare ed improvvisa che, al momento, esistono molte distribuzioni Linux solo per netpc, hanno una costante evoluzione ed hanno delle grandi community di supporto. Tutte le distribuzioni Linux per NetPC sono ricche di dotazione software e sono compatibili con tutte le componenti hardware più comuni. Se siete interessati ad approfondire e testarle, potete dare una occhiata alle seguenti distribuzioni (l'elenco non è esaustivo):

Su buona parte dei netbook venduti sul mercato trovate il sistema operativo Microsoft "Windows XP" o “Windows 7 Starter”. Per l'utente medio va benissimo e non stravolge le modalità di lavoro, ma, insieme al sistema operativo, dovete mettere in conto una serie di accorgimenti di sicurezza che potrebbero rallentare il netPC (antivirus, firewall, antispyware, etc).

In conclusione, la prossima volta che dovete prendere un nuovo portatile, pensate bene a cosa vi serva e cosa ci dovete fare e, se avete modo, fate qualche confronto con un NetPC.

(8 febbraio 2010)

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