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A norma CEE (o CEI?)

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Chi ha mai capito cosa significa “a norma CEE ISO 9003”?
Gli elettricisti che effettuano i lavori in casa sono certificati secondo questa normativa e se la fanno pagare profumatamente per installare le varie prese per casa.

Quindi, se ho una presa certificata e pagata a peso d’oro, presumo che la mia spina si possa inserire tranquillamente in qualsiasi presa d’Europa. 

D’altra parte i burosauri che vivono a Bruxelles e Strasburgo non sono forse ossessionati con lo standard, tanto da bandire il lardo di Colonnata, da sancire l’esatta curvatura delle banane e determinare in maniera ferrea la lunghezza esatta degli spaghetti? 

Come al solito, la realtà è molto più perversa della fantasia e chi viaggia è quotidianamente alle prese (non quelle elettriche) con questa ovvia considerazione. Infatti, quasi tutti i viaggiatori portano con sé apparecchi elettrico-elettronici come il carica-batterie del telefonino e il computer portatile, senza considerare coloro i quali si portano appresso anche la caffettiera per l’imperdibile espresso italiano la mattina presto. 

E lì scatta la sorpresa. In Europa, ci sono almeno tre o quattro tipi di presa della corrente, che a sua volta hanno voltaggi non sempre compatibili. In Inghilterra, ad esempio, la presa ha tre linguette piatte e per inserirla correttamente ti devi ricordare anche di disattivare il salva-vita, mettendo il sito ricevente in posizione ON. Sarebbe il minimio, se tutti gli alberghi avessero abbastanza adattatori, ma il caso vuole che non sia così, anche perché i viaggiatori ignari non vanno in giro con il proprio. In Germania, stessa cosa: hanno la presa europea, che è trifase anche quella, con lo spinotto a massa disposto a triangolo e decisamente più spesso come grandezza rispetto alla nostra spina. Anche Francia e Spagna aderiscono a questo standard. Nei paesi dell’Est, come la Repubblica Ceca, si stanno adattando anche loro.

Per tagliare la testa al toro, ho imparato che in valigia non possono mancare, oltre ai libri e il necessaire per la toilette, anche i tre adattatori per la corrente. Tutti a norma.

La domanda che mi sono posto è stata la seguente: ma l’elettricista che a casa mi ha messo a norma l’impianto, facendosi pagare come un dentista, a quale norma ha fatto riferimento? Un dubbio si è insinuato come un tarlo nella mente.

Non è che CEI, sta per Conferenza Episcopale Italiana e le prese che ho in casa sono idonee allo standard del Vaticano? D’altra parte, anche loro stanno in Europa.

(12 maggio 2010)

 

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