Affari tuoi
Scritto da Antonio Chialastri
Tra le varie facilitazioni della vita di un navigante, i cosiddetti benefit, rientrano anche gli sconti nelle catene alberghiere nelle quali si possono passare le vacanze. Alberghi di un certo livello, intendiamoci, da quattro stelle in su.
Il problema è che il navigante, abituato da tempo immemorabile a chiedere se ci sono "sconti naviganti" in giro per il mondo, pian piano non si rende neanche più conto dell’ordine di grandezza del problema che deve affrontare.
Infatti, se in un mercatino cinese di Pechino o Shangai trovate un italiano che sta contrattando per avere uno sconto di due yuan (meno di un quarto di euro), quello è molto probabilmente un navigante che sta cercando di strappare il miglior prezzo al malcapitato di turno.
La frase che uno si aspetta in questi casi è: "Che fortuna che avete voi naviganti che potete comprare tutte queste cose convenienti all’estero". Pare così, ma la realtà è molto più perversa della fantasia: il navigante fa grandi affari sulle cose che non servono; e la “sindrome da affare” è uno dei costi più alti del suo bilancio familiare.
Una volta, a Dubai, posto famoso per essere porto franco, un comandante tornò in albergo con un orologio al polso e con la faccia orgogliosa mi fece: “Lo sai, ho risparmiato 50000 lire”... peccato che era il quindicesimo orologio che non avrebbe mai più messo nella vita.
La macchina da cucire era così conveniente che non ho saputo resistere. Unico neo... mi trovavo ad Hong Kong e l’ho dovuta portare in spalla. Ho risparmiato 50 euro di macchina da cucire e ne ho spesi 200 di ortopedico.
Senza dimenticare poi che:
E li chiamano affari.
(24 novembre 2010)