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Il 2011 di Boeing

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In un articolo precedente abbiamo visto come, nonostante la crisi economica, il 2010 sia stato un anno sostanzialmente positivo per Airbus. Stavolta ci dedicheremo invece alla storica rivale d’oltreoceano della casa costruttrice europea, la Boeing.

Da un punto di vista strettamente numerico, la casa statunitense vanta un 2010 abbastanza positivo per quanto riguarda ordini e consegne. Nell’anno appena concluso sono stati infatti consegnati 462 aeromobili a fronte di una previsione di 460, e il portafoglio ordini ha raggiunto la quota totale di 3.443 aerei.

Un ruolo centrale nella strategia di mercato è ricoperto ancora una volta dal B737 next generation, diretto concorrente dell’A320 e presto dell’A320NEO di casa Airbus, con 376 consegne e 486 ordini netti. La casa costruttrice di Seattle ha annunciato un incremento della produzione di tale modello a 35 esemplari mensili nel 2012, sino ad arrivare ad una media produttiva di 38 nel secondo trimestre del 2013. Sono inoltre previsti dei miglioramenti tecnici che porteranno i modelli la cui consegna è prevista tra la seconda metà del 2011 e l’inizio del 2012 a un’efficienza superiore del 7% rispetto ai primi modelli next generation, consentendo così una riduzione del 2% del consumo di carburante e delle emissioni di CO2.

Un ulteriore incremento produttivo è previsto per il B777, del quale nel 2010 è stato consegnato il novecentesimo esemplare e che si è imposto definitivamente come prodotto di punta tra gli wide body Boeing, totalizzando 74 consegne e 46 ordini netti. Secondo le previsioni della casa americana, la produzione mensile di B777 aumenterà da 5 a 7 esemplari nella prossima estate, per poi passare a una media mensile di 8,3 nel 2013.

Nel mese di gennaio si è conclusa, inoltre, un’importante trattativa col governo cinese per la consegna tra il 2011 e il 2013 di 200 aeromobili (B737 e B777), per un valore di 19 miliardi di dollari. Boeing conferma così la sua supremazia in territorio cinese, dove fornisce più della metà dei jet commerciali.

Intanto, nell’ambito della sfida tra giganti dei cieli, è stato presentato lo scorso 13 febbraio il B747-8 Intercontinental, il più grande jet Boeing di tutti i tempi, che permette una configurazione fino a 467 passeggeri e la cui consegna è prevista entro fine anno. La Lufthansa, che potrà disporre dei primi Intercontinental nella sua flotta all’inizio del 2012, ha già preannunciato una configurazione in tre classi per un totale di 386 posti.

Il nuovo colosso è stato presentato in un’inedita livrea rosso-arancio, una colorazione che, come precisato dalla stessa casa produttrice, nella cultura di molti clienti orientali rievoca prosperità e buon auspicio e che si discosta dal tradizionale celeste. Il nuovo prototipo permetterà una riduzione del 16% dei consumi di carburante e delle emissioni rispetto ai vecchi B747-400, oltre ad essere meno rumoroso e dotato di interni ispirati a quelli del B787.

Tra giugno e luglio avverrà poi la consegna dei B747-8 Freighter, per i quali all’inizio di febbraio si è concluso con successo il volo del quinto esemplare, decollato dal Paine Field di Everett ed atterrato nel medesimo scalo dopo 3 ore e 30 minuti di collaudi dedicati a funzionalità e affidabilità. Andy Hammer, manager del programma di test per il 747, ha sostenuto che l’aereo ha risposto bene e che si tratta di un buon inizio.

Nel frattempo, prosegue il programma di collaudi per la certificazione del B787 Dreamliner, le cui consegne sono previste per il terzo trimestre dell’anno, dopo il ritardo dovuto all’incidente di percorso dello scorso novembre che ha richiesto tempo per la messa appunto di software aggiornato e nuovi pannelli di distribuzione elettrica.

A dispetto della crisi economica e di alcuni incidenti di percorso, dunque, il 2010 si è rivelato un anno grossomodo soddisfacente sia per Airbus che per Boeing e, se tutto andrà bene con la consegna del primo Dreamliner, la casa di Seattle potrà ricordare il 2011 come un anno… da sogno.

(15 febbraio 2011)

 

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