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Herr Willy Messerschmitt

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C’era una premonizione nel nome di Wilhelm Emil “Willy” Messerschmitt. Messerschmitt significa infatti “costruttore di coltelli”, e coltelli ne ha infilati molti nei fianchi dei nemici della Germania, basti pensare al Bf-109, ma soprattutto ha ideato sempre aerei dalla linea più che affilata.

Personaggio emblematico per la storia aviatoria del suo paese, la sua vita è anche uno spaccato delle vicende di un’intera nazione. Molte delle sue creazioni sono oggi raccolte nel museo di Manching, poco lontano da Monaco di Baviera. Purtroppo il museo, realizzato grazie alla casa costruttrice europea EADS (European Aeronautic Defence and Space Company) e alla fondazione lasciata dallo stesso Messerschmitt, è visitabile solo su richiesta per gruppi.

Wilhelm nasce il 26 giugno 1898 a Francoforte sul Meno, figlio di un commerciante di vini. Sin da ragazzo, dopo aver visto uno Zeppelin, rimane affascinato dall’aviazione. A 10 anni inizia a dedicarsi al modellismo aereo (si pensi che il volo era agli inizi), e da studente, sviluppando gli studi di Otto Lilienthal, inizia a costruire i primi modelli di aliante, che sperimenta in prima persona insieme ai suoi amici.

A 13 anni conosce Friederich Harth, architetto e pioniere del volo a vela che influenzerà tutta la sua vita. Tre anni dopo, nel 1914, a causa dell’arruolamento di Harth è costretto a costruire da solo un aliante (l'S-5), su disegno del suo maestro. Appena conseguito il diploma, nel 1917 si arruola per combattere nella Prima Guerra Mondiale e il suo mentore Harth riesce a farlo assegnare per lavorare con lui alla scuola di volo militare.

La sua passione per l’aviazione è totale, tanto che diverrà uno dei rari esempi al mondo di progettista, pilota e costruttore di aerei d’impiego di massa. Appena finita la guerra, si iscrive al politecnico di Monaco per studiare ingegneria, ma continua a collaborare con Harth, che nel frattempo è divenuto capo progettista alla BFW (Bayerische Flugzeugwerke - Costruzioni Aeronautiche Bavaresi). Nel 1921 disegnano insieme l’aliante S-8 che lo stesso Harth terrà in volo per 21 minuti, record mondiale di durata all’epoca.

In seguito, Messerschmitt disegna il suo primo aereo, l’S-9, che si rivela un fallimento a causa dell’instabilità di volo del mezzo. Questo rovina i rapporti tra i due, che nel frattempo avevano messo in piedi una loro impresa privata presso Bischofsheim/Röhn. I due costruttori si separano nel 1923, e Willy fonda la sua impresa personale, la “Flugzeugbau Messerschmitt Gmbh” (in italiano suonerebbe Fabbrica Aeroplani Messerschmitt), presso Bamberg nella Repubblica di Weimar, e completa i suoi studi di ingegneria presso il Politecnico di Monaco (Technische Universität München) nel 1923.

Nel 1925 il protagonista di questa storia progetta un monomotore da turismo, l'M-17, un aereo ad ala alta che dimostrerà ottime qualità di volo e che inizierà una fortunata serie di aerei. Questo successo gli farà guadagnare i primi soldi e finanziare la sua impresa privata. I finanziamenti arrivano anche grazie all’amicizia del fratello di un suo pilota collaudatore, veterano della prima Guerra Mondiale, Theo Croneiss, che rappresentava l’azienda di copertura dell’aviazione della Reichwehr, allora proibita a causa del trattato di pace.

Lo sviluppo della sua impresa passa anche per l’acquisizione della BFW (Bayerische Flugzeugwerke AG), che nel 1926 era sotto il controllo finanziario del barone Michel-Raulino. Nel 1928 herr Willy entra a far parte del consiglio di amministrazione anche di quest’azienda e progetta l'M-20, aereo commerciale da 12 posti che conquista il record di velocità con 220 Km/h. Nel 1931 Willy diviene ingegnere capo della BFW, posizione dalla quale gestisce il fallimento dell'azienda, fallimento al quale non è estraneo il gran numero d’incidenti in cui rimane coinvolto il progetto M-20, cosa che gli provoca anche l’inimicizia senza scrupoli di Erhard Milch (capo della Lufthansa e poi del Ministero dell’Aeronautica), che aveva perso un caro amico in uno degli incidenti. Nel 1933, con l’acquisizione della fallita BFW, nasce la nuova e definitiva azienda di herr Willy: la Messerschmitt AG.

E’ di questo periodo l’incontro con Lilly, la figlia di von Michel-Raulino, coniugata Stromeyer, che sposerà solo dopo la fine della seconda Guerra Mondiale. La disponibilità economica della baronessa sarà più volte d’aiuto nelle emergenze finanziarie.

Dal 1930 Messerschmitt inizia anche a insegnare presso il politecnico di Monaco di Baviera, e nel 1934 lancia il progetto M-37 che avrà un successo enorme anche grazie al sostegno dell’appena costituito Ministero dell’Aviazione. Si tratta di un aereo monoplano monomotore a quattro posti da diporto e addestramento, propulso da un potente motore da 250 cavalli e da un’elica tripala. Il progetto, denominato in seguito Bf-108, è noto anche col soprannome di Taifun (tifone) e può ben essere considerato il prototipo di tutti gli aerei da turismo. Costruito in tre versioni e in ben 885 esemplari fino al 1945, rimane in produzione anche dopo la guerra, con altri 285 esemplari prodotti in Francia come Nord-1000.

Le innovazioni tecniche, per un aereo da turismo dell’epoca, erano rilevanti: flap, slat, e carrello retrattile. L’esperienza maturata con quest’aereo sarà massicciamente investita nel concorso per un nuovo caccia per l’aviazione tedesca, destinato a competere con l’Arado Ar-80, il Focke-Wulf Fw-159 e l’Heinkel He-112, che finirà col divenire l’aereo da caccia più famoso della storia tedesca: Il Messerschmitt Bf-109.

(27 febbraio 2011)

 

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