Iscrizione Newsletter

Iscriviti alla Newsletter



Login

L'infermiera dei cieli

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

Indice
L'infermiera dei cieli
Finalmente in volo
Tutte le pagine

“Le apparecchiature mediche che le compagnie mettono a bordo sono inefficaci se gli assistenti di volo non sono in grado di usarle adeguatamente. Perché non apprendere dalla storia delle prime otto hostess, che erano infermiere diplomate?” (Hirofumi Okoshi, direttore medico di Japan Airlines)

Ci piace dunque, proprio oggi, occuparci di un'infermiera del tutto straordinaria: Ellen Church, colei che ha inventato il mestiere di hostess.

Infermiera per formazione, la nostra eroina nasce il 22 settembre del 1904 a Cresco, una cittadina rurale nel nord dello Iowa che ha la particolarità di avere un campo di aviazione, e cresce maturando la ferma convinzione di non abbracciare la “carriera” di moglie e allevatrice di mucche, tipiche occupazioni per le donne delle sue parti a quei tempi.

Negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale l’aereo, dopo aver mostrato tutta la sua utilità sui campi di battaglia, inizia a essere diffusamente impiegato in campo civile. Naturalmente si tratta di macchine rozze e dalla sicurezza non proprio esaltante, come carente è la stabilità ed il comfort. Data la situazione, malori e malesseri colpiscono in abbondanza i passeggeri, cosa che pone un limite evidente alla diffusione del volo come mezzo di spostamento. Ma negli USA, patria del volo del più-pesante-dell’aria, la risposta non tarda ad arrivare.

Ellen, ancora adolescente, grazie alla vicinanza del campo di aviazione ha la possibilità di assistere agli eventi tipici di quei tempi: aerei che atterravano avventurosamente in cerca di rifornimento o di riparo dal maltempo. In queste occasioni, tutti i cittadini della zona, con i carretti o a dorso di cavallo, andavano a vedere, come in un teatro-verità, cosa succedeva.

Nel 1926 Ellen Church si diploma infermiera presso l’University of Minnesota Medical School di Minneapolis e inizia il suo apprendistato in ospedale. Viene assunta come interna apprendista al French Hospital di San Francisco, e inizia contemporaneamente a prendere le prime lezioni di volo fino a raggiungere la licenza di pilota privato.

Agli inizi del 1930 apprende per caso che una delle prime compagnie aeree americane, la BAT, sta cercando equipaggi di volo, quindi pensa di divenire la prima pilota di linea donna della storia. BAT (in inglese pipistrello, tutto un programma…), sta per Boeing Air Transport e rappresenta una delle prime iniziative imprenditoriali nel settore oltre ad essere tra le pochissime iniziative portate avanti da una casa costruttrice. La compagnia ha aerei biplani trimotori (il B-80A), per dodici passeggeri che pur essendo all’avanguardia per l'epoca, mettono a disposizione uno spazio claustrofobico, volano ad altezze ridotte non essendo pressurizzati, e nel complesso offrono un servizio molto rudimentale.

Il 23 febbraio del 1930, l’intrepida infermiera ha un colloquio di selezione con un dirigente della BAT, Steve Stimpson, cercando di convincerlo ad assumerla come pilota. Resasi ben presto conto che all’epoca la proposta è impossibile da esaudire, non si dà per vinta e pur di volare fa una proposta che si rivelerà rivoluzionaria.

Per dare tranquillità ai passeggeri, propone di farli assistere da infermiere professionali. Pensa che una donna, supposta fragile e inadeguata, una volta messa a bordo di un aereo mostrerebbe quanto sicuro possa essere quel mezzo, e se per di più fosse un’infermiera diplomata, assicurerebbe ottima assistenza in caso di malori. Secondo la sua idea, l’impatto psicologico positivo sui passeggeri potrebbe far superare a molti la paura del volo, all’epoca funestato da moltissimi incidenti. “Se può volare una donna , figuriamoci un uomo!”, questa la battuta con la quale apostrofa Stimpson.

Il quale si convince, e inoltra la proposta al presidente della compagnia. Inizia così, senza molto clamore per paura dell’insuccesso, una sperimentazione di tre mesi. Prima di allora solo uomini erano stati impiegati a bordo, a iniziare da quello che è considerato il primo steward aeronautico, Heinrich Kubis, arruolato nel 1911 per assistere i passeggeri a bordo dello Zeppelin LZ 10 “Schwaben” tedesco.

Stimpson e la Church, una volta incaricati della sperimentazione, cooperano alla definizione dell’innovativo servizio. Ellen si occupa di reclutare altre infermiere diplomate per completare lo staff, e insieme a loro redige il manuale che servirà da guida per i servizi di bordo, Stimpson segue l’addestramento. Il primo gruppo di intrepide infermiere di volo è composto oltre che da Ellen Church da Alva Johnson, Margaret Arnott, Inez Keller Fuite, Cornelia Peterman, Harriet Fry Iden, Jessie Carter ed Ellis Crawford, definite come “The Original Eight”.



RSS
RSS