Tuskegee, alle radici dell’integrazione

Scritto da Franco Di Antonio

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Barack Hussein Obama per l’inaugurazione del suo mandato presidenziale ha voluto invitare molti personaggi significativi della storia dell’integrazione razziale, tra gli altri, anche tutti i “Tuskegee Airmen” ancora in vita... una schiera di giovanotti intorno ai novanta anni.

I ragazzi di Tuskegee è il nome per il quale sono conosciuti i piloti e gli aviatori del 332° Fighter Group, ovvero il 332° Gruppo Caccia della Forza Aerea dell’Esercito degli Stati Uniti d’America nella Seconda Guerra Mondiale, reparto riservato ai negri, attivo tra il 1941 e il 1946.

A seguito dell'entrata in guerra, il presidente Roosevelt, spinto anche dalla moglie Eleanor, volle fortemente un reparto di piloti di aerei da caccia, e in seguito anche da bombardamento, interamente composto e comandato da uomini di colore.
Nacque cosi in  Alabama,  il reparto “Tuskegee Airmen” dal nome dell’aeroporto sede del reparto di addestramento il Tuskegee Army Air Field.

Questi aviatori furono impiegati nelle varie battaglie svoltesi nel Mediterraneo, nel Pacifico e in Italia con compiti di scorta ai bombardieri, bombardamento, ricognizione e scontro diretto con i velivoli dell'Asse, i piloti nemici non sono mai riusciti ad abbattere un solo bombardiere scortato dai piloti della Tuskegee Airmen (anche se recenti polemiche tendono a dimostrare che un paio di bombardieri furono persi, ma anche se fosse, decisamente l’eccezionale comportamento del 332° rimarrebbe incredibile). In 15.000 azioni di guerra ci furono 66 Piloti caduti in combattimento.

La Forza Aerea degli Stati Uniti “U.S. Air Force” divenne una forza armata indipendente dall’Esercito nel 1947 ( e pensare che in Italia ciò era avvenuto nel 1923!). L’USAF beneficiò proprio dell’esperienza maturata con i Tuskegee e divenne leader nell’integrazione razziale essendo la prima forza armata a cancellare le linee di carriera diversificate per colore di pelle. Il lascito degli aviatori afroamericani, che dimostrarono tutto il loro valore durante la seconda guerra mondiale, è oggi ampiamente riconosciuto e gratificato come audace sforzo pionieristico, fondamentale per la storia degli Stati Uniti.

Il 29 Marzo 2007 è stato riconosciuto ai circa 330 superstiti, su circa quindicimila di tutti i ruoli appartenuti al corpo, il maggiore riconoscimento del congresso degli Stati Uniti d'America, la Medaglia d'Oro, che è stata consegnata dal presidente George W. Bush.

La storia dei Tuskegee ha fornito l’occasione per serie televisive e film tra cui il recente “The Tuskegee Airmen” del 1995 che racconta la storia del 332 esimo gruppo caccia per la regia di Robert Markowitz, il film è uscito in Italia col titolo “I ragazzi di Tuskegee”.

In Italia ha avuto risalto la figura di uno di essi, Dabney Montgomery di 85 anni, che la sera prima della cerimonia di insediamento di Obama ha raccontato alla RAI (speciale TG1) la storia della doppia guerra dei Tuskegee Airmen, contro l’Asse e contro il razzismo.

La storia di Dabney Montgomery, che ha raccontato le sue emozioni per la straordinaria vittoria di Barack Obama con la forza di chi ha vissuto sulla propia pelle l'emarginazione razziale, va molto al di là della testimonianza bellica. Dabney infatti dopo la guerra è stato al fianco di Martin Luther King nelle sue battaglie per l’integrazione.


Tuskegee è molto più di una città dell’Alabama. E’ un’idea ed un ideale. E’ stata protagonista di un ardito esperimento ed il sito dei maggiori successi degli Afro-Americani per più di 100 anni. Qui si sono svolti, già a seguito della Guerra Civile, i preparativi per creare una stratificazione sociale nell’ambito della filosofia di segregazione per il popolo di origine africana che stava uscendo dallo schiavismo, l’idea dello sviluppo parallelo rispetto a quello dei bianchi dominanti, tanto per intenderci. Infatti nell’ultimo quarto dell’800 Booker Washington fondò il “Tuskegee Normal School for Colored Teachers” una scuola per insegnanti di colore che successivamente sarà l’“Istituto Tuskegee” che irresistibilmente diverrà il maggior centro per l’educazione dei neri. Qui vennero attratti i migliori e più brillanti ingegni afroamericani e si creò pertanto un centro di interesse politico.

I campi di insegnamento spaziavano dalle arti all’agricoltura fino all’ingegneria aeronautica, ciò diede anche la possibilità di istituire programmi per il conseguimento dei brevetti civili di volo. I militari americani furono quindi invogliati dall’esistenza di queste strutture, dedicate ai neri, per localizzare a Tuskegee il centro per formare i reparti di colore per lo sforzo di guerra. Più di mille piloti addestrati presso i campi di volo di Tuskegee e Moton (nei pressi) permisero al reparto, che operò in Europa ed anche nel sud Italia, nelle vicinanze di Foggia, di raggiungere il livello di uno dei gruppi più rispettati di tutta la seconda guerra mondiale.

Numerose le istituzioni museali e culturali che celebrano i Tuskegee Boys sia a Tuskegee che nel resto del paese. All’aeroporto di Moton, oggi aeroscalo civile della città, c’è un museo dedicato, il campo di addestramento del TAAF è oggi patrimonio del Servizio Nazionale dei Parchi del Ministero degli interni e segue piani di conservazione, tutela e visita ed è elevato al rango di Sito Storico Nazionale.

A Fort Wayne presso Detroit è operante il Museo Nazionale degli Aviatori di Tuskegee, “National Museum of the Tuskegee Airmen”; nei pressi di Dayton- Ohio ai Tuskegee Airmen è dedicata una sezione della galleria “Potere Aereo” del Museo nazionale dell’USAF.

Associazioni e fondazioni dei reduci del corpo possiedono altre istituzioni che trasmettono l’eredità culturale degli aviatori neri, esiste un giornale il “The Tuskegee News” ed il sito internet : http://www.tuskegeeairmen.org/
Il cambiamento storico che ha permesso di raggiungere l’impensabile obiettivo di integrazione razziale con la presidenza ad un nero, ha radici profonde…nell’aria! I Tuskegee accettarono la sfida, oggi alcuni di loro hanno la fortuna di assaporare il piacere della vittoria.

(11 dicembre 2009)