La Madonna di Loreto

Scritto da Franco Di Antonio

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Quasi tutte le religioni si rivolgono ad entità particolari per invocare una qualche protezione che garantisca una sopravvivenza terrena o ultraterrena ai fedeli: gli aviatori, specie quelli italiani, hanno eletto a loro protettrice la Vergine Lauretana, la Madonna di Loreto.

I devoti delle varie fedi sviluppano riti e modi di pregare la sfera divina affinché estenda un’aura di protezione a determinati casi o condizioni particolari. Particolarmente ricca di devozioni e riti tradizionali è la religione cristiana, e la stessa dottrina della fede non ostacola le devozioni ed in molti casi le ritiene degne di essere seguite.

Le varie professioni si rivolgono ognuna ad una entità specifica per intermediare con l’Altissimo la necessaria benevolenza, almeno per il mondo ultraterreno, e anche il Santo Padre considera in prospettiva storica il legame tra l'aviazione e la sua celeste Patrona.

Quest'anno poi c'è una particolare circostanza: il 90° anniversario del Decreto col quale, il 24 marzo 1920, il Papa Benedetto XV, tramite la Sacra Congregazione dei Riti, proclamava la Beata Vergine Maria di Loreto Patrona di tutti gli aeronauti. Tale ricorrenza avrà memoria liturgica della Traslazione della Santa Casa proprio oggi, 10 dicembre 2010.

Il culto della Santa Madre di Gesù presso la città di Loreto origina nel Medio Evo, quando la tradizione tramanda che degli Angeli traslarono la Casa di Nazareth, dove la Vergine Maria ricevette l’Annunciazione, dalla Palestina fino alle rive dell’Adriatico, presso Recanati. L’immaginario degli aviatori ha trovato così un legame tra il sacro volo della Santa Casa e l’attività professionale che li coinvolge.

Ma procediamo con ordine. Effettivamente, dagli studi portati avanti nel corso dei secoli si è accertato, abbastanza verosimilmente, che degli Angeli furono coinvolti nella traslazione della Casa fino alle terre italiche, solo che questi altro non erano che una famiglia di commercianti.

La "Casa della Madonna" era formata da tre pareti addossate ad una grotta (che si trova oggi nella Basilica dell'Annunciazione a Nazareth) scavata nella roccia. La tradizione popolare racconta che nella notte tra il 9 ed il 10 dicembre del 1294 le pietre della casa di Nazareth vennero trasportate in volo dagli angeli. In realtà, alcuni studi e dei documenti ritrovati hanno confermato che il trasporto avvenne per mare su navi crociate. Infatti, dopo la cacciata dei cristiani dalla Terra Santa da parte dei mussulmani, un esponente della famiglia Angeli, regnanti dell'Epiro, si interessò di salvare la Santa Casa dalla sicura rovina, trasportandola prima a Tersatto, nell'odierna Croazia, nel 1291, poi ad Ancona nel 1293 ed infine a Loreto il 10 dicembre 1294.

Gli studi effettuati sulle pietre della Santa Casa ne confermerebbero l'origine palestinese: esse sono lavorate secondo la tecnica usata dai Nabatei, molto usata anche in Palestina. Sulle pietre vi sono numerosi graffiti simili a quelli giudeo-cristiani del secondo-quinto secolo ritrovati in Terra Santa, in particolare a Nazareth.

A partire da papa Clemente V, che con una bolla del 18 luglio 1310 confermò indirettamente l’autenticità della Santa Casa, i papi nei secoli successivi confermarono la loro devozione alla Vergine Lauretana, specie in drammatiche circostanze. Fin dall’inizio del Trecento fu già meta di pellegrinaggio, anche per quanti prendendo la strada costiera, erano diretti a S. Michele al Gargano, e di lì in Terrasanta. Il flusso nei secoli XV e XVI diventò enorme, fino ad indurre nel 1520 papa Leone X ad equiparare il voto dei pellegrini del Santuario di Loreto a quello di Gerusalemme, che già man mano Loreto aveva sostituito nelle punte dei grandi pellegrinaggi penitenziali, che vedevano Roma, Santiago di Compostela, Gerusalemme, come mete predilette.

Su iniziativa del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste, a partire dal 1469 fu costruito un santuario per proteggere la Santa Casa, concluso nel 1587. Il campanile, disegnato da Luigi Vanvitelli, fu costruito nel 1755. Nella prima cella a pianta ottagonale di questo è ospitata la "Lauretana", fusa nel 1515 da Bernardino da Rimini, che con oltre 7 tonnellate di peso è la più grande campana delle Marche ed una delle prime 10 d'Italia.

Venne poi la necessità di difesa dai pirati, che infierivano sui centri costieri, ed il santuario fu munito di un cammino di ronda e di stanze per i soldati, ad opera di Baccio Pontelli; ma non fu sufficiente, perché papa Leone X (1475-1521) fece erigere una cinta fortificata intorno al complesso, che divenne in pratica un vero e proprio castello.

All'interno della Santa Casa si trova la statua della Vergine Lauretana. Un incendio, sviluppatosi nel 1921 all’interno della Santa Casa, la danneggiò gravemente, distruggendo anche la venerata immagine lignea della Madonna, attualmente sostituita da una copia, riccamente vestita e con il volto nero dell’originale, scurito dal fumo delle lampade.

Papa Benedetto XV (1914-1922) in considerazione della traslazione della Santa Casa, dalla Palestina a Fiume e poi a Loreto, ed a seguito di numerose petizioni, anche a cura degli aeroclub, la proclamò patrona degli aviatori.

Papa Giovanni Paolo II, riferendosi alla Santa Casa di Loreto disse: “Quello Lauretano è un Santuario mirabile. In esso è inscritta la trentennale esperienza di condivisione, che Gesù fece con Maria e Giuseppe. Attraverso questo mistero umano e divino, nella casa di Nazareth è come inscritta la storia di tutti gli uomini, poiché ogni uomo è legato ad una ‘casa’, dove nasce, lavora, riposa, incontra gli altri. La storia di ogni uomo, è segnata in modo particolare da una casa: la casa della sua infanzia, dei suoi primi passi nella vita.”

Così la Casa di Loreto è divenuta la casa di tutti gli aviatori credenti che si raccomandano spesso e volentieri alla loro Patrona perché li aiuti a tornare a terra sani e salvi.

(10 dicembre 2010)