Problemi di centraggio

Scritto da Antonio Chialastri

Stampa

Il centraggio, in una compagnia aerea, è compito di un impiegato addetto che lavora solo su questo aspetto. Egli prende le informazioni inviate automaticamente dai computer del check-in ed elabora dei calcoli per ottenere un bilanciamento adeguato.

Quando siete al banco del check-in e chiedete di sedervi davanti perché le statistiche dicono che ci sono più probabilità di salvarsi in caso di incidente, il computer vi assegna un posto e contemporaneamente lo indica come posto occupato. Questa operazione non serve solo a evitare che qualcuno vi si sieda in braccio, ma anche a calcolare i dati di centraggio. I dati inviati in questa fase sono abbastanza approssimativi. Infatti, per il computer voi non siete seduti esattamente su quel posto assegnato, ma in una zona dell'aereo. Ad esempio, sull'MD80 ci sono quattro zone, denominate Alfa, Bravo, Charlie, Delta (partendo dalla prua verso la coda).

Ora, ogni zona contiene diversi posti. Una volta terminato l'imbarco il centrista ha ricevuto una serie di informazioni, come numero e distribuzione dei passeggeri, peso e ubicazione della merce, quantità di carburante, etc., e trasferisce tutti questi dati in un grafico.

Questo grafico, visibile anche in forma cartacea nei documenti presenti a bordo, presenta dei limiti oltre ai quali il centro di gravità globale dell'aereo non può andare: se lo facesse l'escursione residua dello stabilizzatore non sarebbe sufficiente a controllare l'aereo, che rischierebbe di strisciare con la coda sul terreno o, viceversa, di non riuscire ad alzare il muso per decollare.

Quindi il centrista, quando vede che il valore risultante cade fuori da questi limiti, può fare due cose: ricalcolare con la massima esattezza i valori, oppure spostare passeggeri e merce per riportare il centro di gravità entro i limiti consentiti.

In quest'ultimo caso, dato che movimentare la merce nelle stive, soprattutto ad imbarco ultimato, non è affatto semplice, si preferisce far spostare i passeggeri, cosa che teoricamente consente di risolvere il problema in tempi ragionevoli.

Quando capita questa situazione (che fa tanto imbestialire il passeggero, perché per scaramanzia voleva proprio quel posto, perché è convinto che sia il più sicuro in caso di incidente, oppure più semplicemente perché lui ha pagato il biglietto e quindi si siede dove gli pare) sui documenti di carico appare una dicitura per informare l'equipaggio che è necessario spostare i passeggeri. Viene definita in gergo Forced Pax Distribution e deve essere mantenuta per tutta la durata del volo.

Nel primo caso invece, dato che il computer inserisce i passeggeri per sezione e non per posto specifico, vi potrebbero essere dei casi in cui ci sono sostanziali differenze nei risultati. Perché?

Perché il signor Rossi (cento chili di peso) è seduto al posto 1A, che fa parte della sezione Alfa della fusoliera, mentre il signor Bianchi (anche lui sul quintale) è seduto otto posti dietro (sempre zona Alfa). Come è noto, il momento risultante dipende da peso e da lunghezza del braccio. Quindi, 100 chili disposti sul sedile 1A (la famosa prima fila) hanno un effetto più "picchiante" rispetto agli stessi 100 chili seduti otto file più indietro, anche se il computer in prima battuta attribuisce loro lo stesso effetto.

Quando il centrista chiede al computer di calcolare correttamente il centraggio, il sistema prende in considerazione le sedute effettive. Se il computer esprime l'assenso vuol dire che la situazione reale consente di sconfinare in quell'area del grafico che, evidenziata in grigio, è normalmente utilizzabile solo in casi di voli scuola, posizionamento, controllo tecnico, e via dicendo.

Sui documenti di carico apparirà una dicitura (Random Seating Relief) per avvisare l'equipaggio che non ci sono problemi, ma che è stato necessario ricorrere a questo stratagemma. Ma, in soldoni, quando i passeggeri salgono a bordo mantengono il posto loro assegnato e non si accorgono di nulla.... con grande sollievo degli assistenti di volo che non sono costretti ad affrontare discussioni tanto estenuanti quanto inutili.

Un altro modo per ottenere un bilanciamento corretto è quello di distribuire il carburante nel serbatoio centrale piuttosto che nelle ali. Infatti le ali di un aereo sono "a freccia", vale a dire che si allungano verso la coda. Dato che il carburante si porta normalmente nelle ali, il peso tenderà a spostarsi verso la coda man mano che queste si riempiono.

L'alternativa è mettere il carburante nel serbatoio centrale, che si trova nella parte inferiore della fusoliera e si estende verso la prua dell'aereo... purtroppo non è una soluzione sempre praticabile.

antonio.chialastri(at)manualedivolo.it

(15 maggio 2011)