Piloti e camionisti

Scritto da Fabio Consoli

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Mi ero ripromesso di tornare sull’argomento dei limiti di impiego dei piloti con una comparazione tra la mia categoria e quella dei “colleghi conducenti” di mezzi pesanti autostradali. Ecco quello che ho scoperto. La direttiva che controlla l’attività dei camionisti è la “Road Transport Regulation 2005”.

Vediamone dunque i punti salienti, confrontandola con la direttiva che regola l’attività di volo dei piloti, con una premessa: i limiti dei camionisti riguardano le ore di lavoro totali e quelle di guida, mentre quelle dei piloti riguardano le ore di servizio totali e quelle di volo.

Iniziamo dal massimo di ore di lavoro in una settimana: i camionisti non possono eccedere una media di 48 ore di lavoro per settimana. É possibile fare un massimo di 60 ore in una singola settimana. Ad un pilota sono sempre consentite 60 ore di servizio in sette giorni consecutivi.

Lavoro notturno: un camionista il cui turno entri nel periodo compreso tra la mezzanotte e le 4 di mattino non può eccedere le 10 ore di lavoro. Le limitazioni riguardanti il lavoro notturno di un pilota entrano in vigore allorquando il suo servizio interessi il periodo compreso tra le 2 e le 6 del mattino. Le ore di servizio di un pilota che sia in servizio in tale periodo di tempo possono passare da un minimo di 11 ad un massimo di 12 nel caso che tale servizio preveda l’effettuazione di due tratte. Questo massimo viene praticamente ridotto di mezz’ora per ogni tratta aggiuntiva.

Pause: un camionista che completi un periodo di lavoro compreso tra le 6 e le 9 ore deve avere un periodo di pausa di almeno 30 minuti totali. Qualora il suo periodo di lavoro ecceda le 9 ore, la sua pausa deve essere di almeno 45 minuti. Una pausa, per qualificarsi come tale, deve essere di almeno 15 minuti. Per quanto riguarda i piloti, non sono previsti periodi di pausa durante il servizio, neanche per mangiare.

Limite di ore giornaliero: i guidatori di mezzi pesanti non possono guidare per più di 9 ore al giorno. Due volte alla settimana possono effettuare un massimo di 10 ore di guida. Il limite di ore di servizio di volo giornaliero di un pilota è di 13 ore; esso può essere esteso a 14 ore due volte durante sette giorni consecutivi. Tale limite si applica qualora si effettuino 2 sole tratte. Esso viene ridotto di mezz’ora per ogni tratta aggiuntiva oltre la seconda: così il limite di ore di servizio di volo giornaliero di un pilota che faccia quattro tratte è di 11 ore (12 in caso di estensione).

I camionisti hanno un limite settimanale e bisettimanale per quanto riguarda le ore di guida: rispettivamente 56 e 90. I piloti hanno, per quanto riguarda le ore di servizio, un limite di 60 ore durante sette giorni consecutivi e di 190 ore durante 28 giorni consecutivi; le ore di volo sono limitate a 100 durante 28 giorni consecutivi, ma, per esse, non esiste un limite settimanale.

Riposo giornaliero: per i camionisti un minimo di 11 ore entro le 24 ore che seguono il termine del riposo precedente. Il riposo minimo di un pilota che sia fuori dalla propria base di servizio è di 10 ore.

Riposo settimanale: 45 ore per i camionisti, 36 per i piloti.

Sento già levarsi un coro di critiche, e la più forte è sicuramente la solita: il camionista è da solo mentre voi siete in due! Bisognerebbe mettersi in testa che, mentre un camion richiede un solo guidatore, un velivolo è fatto per essere controllato da due piloti. Dovete pensare ad un velivolo un po’ come ad una macchina da rally: a bordo ci sono il pilota ed il navigatore ed entrambi sono necessari alla condotta in sicurezza di un’automobile ad alte prestazioni. Un velivolo è un po’ la stessa cosa: la condotta di un volo da parte di un solo pilota è possibile, ma è considerata una emergenza piuttosto seria.

Inoltre, se è vero che l’equipaggio di un velivolo è aiutato nelle sue funzioni da un alto livello di automazione, mentre un autista deve sempre essere attivamente al controllo del suo mezzo, è altresì vero che ai piloti è comunque richiesto un livello di vigilanza sempre molto alto, per far fronte ad emergenze improvvise che possano pregiudicare la sicurezza del volo.

Infine, ricordate bene, un camionista stanco, se ha un minimo di coscienza di ciò, entra nella prima piazzola di parcheggio o autogrill e si mette nel suo lettino a riposare; a 38.000 piedi di quota questo non si può fare.

(10 marzo 2011)