Incidenti Zero

Scritto da Franco Di Antonio

Stampa

Zero vittime, zero feriti e zero incidenti è l’ambizioso traguardo che il sistema mondiale di trasporto aereo pone al centro della propria strategia di sviluppo di sistemi e prodotti. Ogni anno diverse organizzazioni, pubbliche o private, redigono statistiche allo scopo di osservare l’andamento delle operazioni, anche rispetto a tale obiettivo.


Naturalmente, come in tutte le statistiche, ci sono problemi di punti di riferimento: se per esempio si prende a paragone un periodo di 365 giorni a scorrere oppure un anno solare le statistiche possono cambiare anche considerevolmente: basti pensare ad un periodo di riferimento dal 1° gennaio al 31 dicembre ed a un grave incidente che si verifichi il primo gennaio dell’anno successivo: pur essendo l’incidente strettamente collegato al periodo riportato, non farà parte della statistica, quindi di solito si prendono a riferimento periodi più lunghi, 5 o 10 anni, che costituiscono un più valido metro di misura dell’andamento della sicurezza. Altre limitazioni ai dati elaborati possono venire dal segmento di operazioni che si desidera analizzare, come ad esempio i voli regolari di linea, anche da una certa dimensione in su, oppure i voli merci o quelli militari.

Tutto ciò premesso possiamo dichiarare che il 2017 è stato l’anno più sicuro della storia dell’aviazione commerciale dalla sua nascita, poco più di cento anni or sono (cfr.MdV 100 anni ben portati). Se prendiamo a riferimento le maggiori compagnie commerciali, che operano con aerei da cinquanta posti in su per servizi di linea passeggeri (quelli che arrivano sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, per intendersi), avremo un clamoroso 0 (zero) morti nel 2017. Anche il numero di incidenti senza vittime risulta molto inferiore alla media degli ultimi anni, meno della metà.

Si noti che stiamo parlando del sistema mondiale di trasporto pubblico passeggeri, che fa volare 26 mila aerei al giorno, ed in ogni istante delle 24 ore tiene in volo 900 mila persone: circa centomila voli al giorno, un totale che si aggira sui 35 milioni di voli ogni anno. Le attività di volo gestite dall’uomo sono state sempre considerate ad alto rischio per la vita e le proprietà interessate, pertanto, con il diffondersi del mezzo aereo sono nati diversi enti (anche internazionali), emettitori di regole miranti al controllo della sicurezza. Il risultato è che l’aereo è 12 volte più sicuro del treno e 60 più dell’auto. Coloro che si occupano di problematiche attinenti la sicurezza del settore aereo, o impegnati in attività direttamente collegate (operatori, organizzazioni di manutenzione, di addestramento tecnico e operativo, gestori aeroportuali, fornitori di servizi di navigazione aerea, fornitori di servizi aeroportuali, società di assicurazioni), in aeroporti e compagnie aeree sono oggi circa 10 milioni di persone.

Abbiamo preso a riferimento i dati statistici rilevati dalla fondazione indipendente Flight Safety Foundation tramite l’ASN, l’Aviation Safety Network, basati su un indicatore di sicurezza che mostra le cifre "da inizio anno" relative al numero di incidenti aerei mortali e numero totale di decessi, che abbiano coinvolto aeromobili civili di cui il modello base è stato certificato per il trasporto di 14 o più passeggeri.

Gli incidenti per quest'anno sono 10 con 44 morti. La media dei cinque anni precedenti è di 17 incidenti con 495 morti. Una diminuzione incredibile del 90% sui morti e di quasi il 50% sugli incidenti, con un periodo ininterrotto di 398 giorni senza incidenti per i velivoli passeggeri a reazione. Ormai l’obiettivo zero può considerarsi raggiunto. D’altra parte l’andamento degli anni precedenti era in questa direzione. Periodi senza incidenti sempre più lunghi, numero dei morti complessivi in diminuzione e incidenti coinvolgenti le maggiori compagnie aeree commerciali rarissimi. L’incidentalità continua a riguardare gli aerei più piccoli e le compagnie minori, e i voli merci, soprattutto dei paesi in via di sviluppo.

A molti viene fatto di chiedersi come mai l’unica attività umana che impiega così tanta attenzione alla salvezza della vita umana sia il trasporto aereo, si può rispondere con quanto dice Stelios Haji-Ioannou, il fondatore di EasyJet: "Se pensate che mantenere standard di sicurezza alti sia costoso, è perché non sapete quanto costa un incidente.". Insomma la risposta si trova nel consueto adagio della “convenienza”, il trasporto aereo è divenuto un affare commercialmente valido da quando i ratei di sicurezza sono diventati proverbiali.

grafico_sicurezza_2017La statistica assume tutto il suo valore straordinario se si pensa che nel decennio passato abbiamo assistito al raddoppio del mercato aereo mondiale a fronte di una drastica diminuzione assoluta degli incidenti, nonostante il continuo aumento del traffico aereo mondiale la tendenza è ancora verso la diminuzione di incidenti. Se allunghiamo lo sguardo ad un periodo più lungo osserveremo il dato più negativo mai registrato che è quello relativo al 1972, con 2.373 vittime, mentre l’anno in cui ci sono state meno vittime dal dopoguerra è il 2013 (265). L’andamento degli ultimi anni è di 929 morti nel 2014, 482 nel 2015, 325 nel 2016, su tutti i voli in tutto il mondo! A raffronto si possono prendere gli oltre 3.300 morti sulle strade italiane lo scorso anno (dato costante negli ultimi anni sia pure in leggerissima diminuzione).

Volare dunque si conferma, anche nel 2017, il sistema di gran lunga più sicuro (e rapido) di muoversi.

(2 gennaio 2017)