Sua Santità in viaggio con la competenza - I

Scritto da Silvana Lovera

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Mai come in questi ultimi giorni sono state diffuse notizie urbi et orbi sul personale in servizio su un volo papale. La gente ha voluto sapere vita, morte e miracoli dell'equipaggio partito alla volta dell’Avana, per condurre il pontefice a suggellare un disgelo storico fra l’America e Fidel Castro.


Un quotidiano on-line riportava fedelmente le migliaia di ore di volo di ciascuno dei membri dell’equipaggio di condotta, l’anzianità di leadership del comandante, le competenze professionali, luogo di nascita, città di residenza, coniugi, figli e quant’altro, mancava solo il nome del gatto e del canarino. Quasi si riusciva ad immaginare il comandante del 330, al quale è stata affidata la massima autorità cattolica “in terra”, mentre da infante giocava felice con gli aeroplanini nella culla.

Per l’equipaggio di cabina nessuna novità, il solito Responsabile immortalato da molti anni ormai su ogni volo papale, fin dai tempi di Wojtyla. Insomma sono partiti i massimi capi operativi, presenti nell’organigramma aziendale, per settore di appartenenza.

Normalmente l’azienda teneva riservati i dati privati dei dipendenti. Non si era mai reso necessario sciorinare e sbandierare la professionalità del personale di volo. Ultimamente la nuova Alitalia SAI (un acronimo che sembra dichiarativo degli intenti) vuole invece far sapere che mantiene in organico personale di volo competente, ricco di expertise.

L’Alitalia LAI/CAI, è stata progressivamente depauperata e svuotata di capitale umano competente, inoltre il processo di rapido turn-over degli AD non riesce a offrire, nemmeno in apparenza, l’idea di una leadership salda a capo dell’azienda. Perciò affermare e dare notizia che esiste ancora expertise e ci sono persone valide non è ridondante, tutto sommato.

L’AD Cassano è durato in carica solo nove mesi dopo di che, non avendo partorito nessun super-bilancio miracoloso, è stato gentilmente invitato a lasciare la pista da ballo e l’aereo su cui erano stati scritti i “sogni” dei dipendenti. Una crisi senza fine che nessun AD è riuscito ad arginare.

Tutti incompetenti gli AD Alitalia? A partire da Mengozzi, Cimoli, le cui responsabilità penali nel crac Alitalia LAI sono state confermate in questi giorni dalla magistratura, fino ai vari Sabelli/Ragnetti/Del Torchio ecc… dei giorni nostri?

Ma cos’è la competenza? I tratti di personalità possono essere indicativi di certi comportamenti organizzativi?

In particolare il modello di competenze di leadership su aeromobili civili come si struttura? Ma le decisioni degli esperti fanno davvero la differenza?

Proviamo subito a definire la competenza. Di competenze si è iniziato a parlare negli anni ottanta e si continua ancor oggi. Ovviamente le definizioni sono state molte.

“La competenza è un complesso di schemi cognitivi e comportamenti operativi casualmente collegati al successo nel lavoro” (McClelland, 1973).

“La competenza è una caratteristica personale intrinseca che si traduce in una prestazione efficace o superiore nel lavoro”, “una motivazione, un tratto, una skill, un aspetto dell’immagine di sè o di un ruolo sociale o il corpo di conoscenze usato da una persona” (Boyatzis, 1982).

”La competenza implica una capacità in cui abilità cognitive, sociali e comportamentali devono essere organizzate ed effettivamente orchestrate al servizio di innumerevoli obiettivi” (Bandura, 1990). Ma chi possiede queste abilità, sottolinea Bandura, le metterà in campo solo se motivato, focalizzandosi così sull’ aspetto psicologico.

Oggi grazie alle più recenti teorie sui tratti di personalità, si è giunti a stabilire un nesso fra la personalità e i comportamenti organizzativi. “I comportamenti che compongono le competenze sono legati a situazioni specifiche e azioni poste in essere dalla persona in un determinato contesto”. (Petitta, 2008).

Inoltre si parte da un principio di fondo vero: “le persone, di fronte ad un determinato stimolo tendono a rispondere con coerenza e stabilità, in linea con la propria personalità” (Borgogni, Consiglio, 2008 p.251). (continua)

(4 ottobre 2015)