Riserva

Scritto da Pietro Pallini

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Gli orari stringenti dei voli obbligano le compagnie ad avere sempre una certa quantità di comandanti, piloti e assistenti di volo pronti a coprire, nel più breve tempo possibile, i "buchi" lasciati da qualche collega che cade improvvisamente ammalato, si infortuna o, a seguito di ritardi accumulati durante il proprio turno di volo, si trova a rischiare di superare i tempi massimi di volo e di servizio previsti per legge.

Per questo, tutti i giorni, un certo numero di naviganti, variabile a seconda delle esigenze dell'operativo e della consistenza della flotta, deve "montare di riserva".

La riserva può essere fatta a casa (e in quel caso si è obbligati a rendersi reperibili telefonicamente con l'impegno di essere in aeroporto entro un'ora e mezzo dalla chiamata) o in campo (e in questo secondo caso, si devono passare 12 ore in divisa all'aeroporto, pronti a partire).

Per un navigante impegnato sul lungo raggio, essere di riserva significa tenere due valige pronte: una con gli abiti di stagione per eventuali impieghi nello stesso emisfero, e l'altra con l'occorrente per la stagione opposta, nel caso che lo spediscano dall'altra parte del mondo.

(15 novembre 2009)