Transito

Scritto da Roberto Ciocca

Stampa

Tecnicamente il transito è quel periodo di tempo che intercorre tra due voli. Durante il periodo di transito vengono sbarcati i passeggeri del volo in arrivo, vengono analizzati i documenti relativi al volo in partenza e deciso il carburante da imbarcare, viene rifornito il velivolo, vengono imbarcati i passeggeri del volo in partenza; fatto questo il volo è pronto a partire.

Negli anni, per motivi commerciali, i tempi di transito si sono drasticamente ridotti. Relativamente a voli di corto/medio raggio il tempo di transito si è dimezzato: da un’ora di transito, tipica negli anni 90, si pratica oggi un transito di 30’. Molte volte, per molteplici cause legate sia a motivi operativi che tecnici, gli equipaggi non sono in grado di rispettare tempi così ristretti ed i voli partono in ritardo.

Per ciò che riguarda i risvolti operativi legati alla fatica operazionale, tempi di transito maggiori consentono all’equipaggio di spezzare il servizio recuperando energie.

La classica pausa caffè, ben nota a tutti i lavoratori, consente di ripristinare i livelli di attenzione. Questo permette agli equipaggi di non avvertire la necessità di recupero durante il volo.

Con transiti ridotti diventa comune il consumo di bevande e snack durante le operazioni di volo; queste ed altre attività possono causare distrazione. Inoltre i tempi di servizio risultano continui, talvolta sino a 10 ore di servizio senza nessuna pausa.

(4 dicembre 2009)