24ore for survivors....

Scritto da Marco Ciavarella

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Ogni giorno mi sveglio, mi preparo ed affronto la giungla del lavoro armato della mia 24ore. Mi sento pronto. Ogni oggetto che porto con me è collaudato e pensato per permettermi di sopravvivere a qualsiasi riunione, conference call e web-seminar.

 

Molte volte mi sono chiesto perché la mia 24 ore fosse così pesante e perché a fine giornata avessi una spalla dolorante. Con il passare del tempo, lo spirito di sopravvivenza ed il buonsenso mi hanno spinto a trovare nuove soluzioni ed ad ottimizzare il carico. Ogni oggetto è stato studiato, vagliato e scartato se superfluo. Di seguito trovate tutte le mie considerazioni che mi hanno permesso di ridurre drasticamente il “peso” del mio lavoro.

 

La 24 ore

La scelta è stata difficile. Ho abbandonato tutte le borse tipiche dei portatili o le borse in pelle che tanto fanno sembrare un informatore scientifico... Troppo pesanti e capienti e non adatte al tipo di attività frenetica che normalmente faccio. La mia scelta è andata su una borsa 24ore in cordura impermeabile con opportuni rinforzi in cuoio. Particolarmente importante è stata la scelta della tracolla: nessun elemento metallico (l'appesantiscono e creano  problemi con i metal detector) ed il punto di contatto con la spalla deve essere imbottito e morbido.

Le tasche porta documenti devono essere due: una per il portatile e l'altra per dell'altro materiale. Altre tasche sono sconsigliate, si tende a riempirle aumentandone il peso e la fatica.

 

Il portatile

Ho evitato i portatili con grandi schermi (da 13 pollici o superiori) perché sono ingombranti e pesanti. L'ideale è un dispositivo che abbia un peso inferiore a 1,5Kg e lo schermo da 11 o 12 pollici.

Tra le peculiarità che ho considerato per un portatile da viaggio, oltre alle sue caratteristiche tecniche, ho tenuto conto della durata della batteria, del peso e delle dimensioni dell'alimentatore. Un alimentatore esterno piccolo e leggero mi ha permesso di non comprare una batteria aggiuntiva ed è più facilmente trasportabile (NB: i produttori omettono sempre il peso dell'alimentatore e, quindi, chiedete sempre).

Ho scelto di portare con me sempre il portatile e non il tablet per una specifica esigenza lavorativa. Il tablet è ottimo per le mail o per semplici modifiche ad un documento (es: appunti di una riunione), ma lavorare su un foglio excel complesso o su un documento di progetto è praticamente impossibile.

 

Pendrive (o chiavetta USB)

Pezzo fondamentale da portare sempre in tasca. E' come un coltellino svizzero. La potete usare con una distribuzione linux completa autoavviante nel caso ci fossero problemi al portatile (vedi: un “PC su una Pendrive...”), potete installarci applicazioni utili o, più semplicemente, la utilizzate come copia di riserva dei dati che tenete nel portatile e che vi possono servire.

Solitamente la Pendrive non la conservo con il portatile, ma la tengo in tasca così, nel caso il portatile lo rubassero, ho sempre la copia dei documenti che mi occorrono.

Colgo l'occasione per ricordarvi che se avete dati sensibili è sempre consigliabile cifrali (vedi: "Mamma ho perso la chiavetta"  o "2010: Top Apps")

 

SmartPhone

La mia agenda ed i miei contatti. La prima scrematura delle mail che mi arrivano ogni giorno è fatta al cellulare.

La mia scelta è andata su un top di gamma con uno schermo grande (per non stancare gli occhi a fine giornata), una buona durata della batteria, una ottima disponibilità di applicazioni (vedi "Nice to have") ed il GPS integrato.

Particolarmente importante è la funzionalità HotSpot che tutti i cellulari di fascia alta offrono. Avendo attivato un contratto Flat di navigazioni dati del cellulare, utilizzo quest'ultimo come punto di accesso alla rete 3G collegadomi con il portatile tramite la rete WiFi. Questa funzionalità mi ha permesso di non dovermi portare una chiavetta Internet per la navigazione ed ho risparmiato un contratto con l'operatore di telefonia per la navigazione.

 

Auricolare

Mai andare in giro senza. Oltre che a salvarci punti della patente, l'auricolare permette di poter parlare al telefono lasciando le mani libere di lavorare al computer. Ci sono ottimi auricolari bluetooth in commercio, ma personalmente preferisco i classici auricolari con il cavo: hanno una buona resa, non trasmettono onde e non ti abbandonano mai sul più bello.

 

Blocco e Penna

Chiamatemi nostalgico, ma per quanto si possano avere le componenti tecnologiche più evolute, la carta e la penna rimangono fondamentali.

 

Altri piccolo consigli

 

I documenti

Il numero di documenti da portare sempre con me si è drasticamente ridotto quando ho cominciato e digitalizzare tutto con una semplice stampante all-in-one da meno di 100 euro. Il vantaggio è notevole: nessun peso aggiuntivo, lo posso caricare sullo SmartPhone all'occorrenza e, se devo inviare una copia, lo posso fare facilmente via email.

Tra i documenti da avere sempre con voi vi consiglio la copia del passaporto e dei vostri documenti personali (importante: CIFRATE sempre i dati sensibili).

 

Cavi di collegamento

Portatevi sempre un cavetto di collegamento per il vostro SmartPhone con il computer (cavo USB). Vi permette di non portare con voi il carica batteria del cellulare e può servire per operazioni di backup e ripristino del dispositivo.

 

Cavo di Rete Ethernet

Non fondamentale, ma mi sono capitati diversi alberghi all'estero che non fornivano il collegamento ad Internet via cavo di rete. Purtroppo, non sempre avevano un cavo di rete da prestarmi o vendere.

 

Il mouse

Se pensate di essere in giro per parecchio ed touch pad non vi soddisfa, è un peso che potete caricarvi. Nonostante preferisca i mouse tradizionali con il filo (sono tendenzialmente più leggeri dei mouse wireless e non ti abbandona mai la batteria), il mouse wireless presenta un vantaggio interessante nel caso di presentazioni (vi può servire di controllare il PC da un paio di metri di distanza).

 

Se seguirete questi semplici consigli, la borsa sarà più leggera.

 

(12 Marzo 2012)