Ma dove arriveremo?

Scritto da Marco Ciavarella

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Alla fine di ogni anno rifletto sempre sull'andamento delle tecnologie. Le domande sono sempre le stesse: quali sono state le tecnologie che mi hanno migliorato la vita e quali sorprese mi riserverà il prossimo anno?

 

Alla fine del 2011 è passata in sordina l'assegnazione della gara LTE  ai quattro maggiori operatori di telefonia in Italia: Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G. La gara ha fruttato circa 4 miliardi di euro per le casse dello stato e le prime sporadiche offerte per il pubblico sono state presentate dagli operatori solo dall'ottobre del 2012 con una copertura a macchia di leopardo del territorio Italiano e con un ritardo di almeno 3 anni rispetto agli altri paesi come l'America.

La tecnologia LTE (Long Term Evolution o 4G) è una nuova tecnologia radio frutto dell'evoluzione GPRS/HSPA che fornisce prestazioni superiori all'UMTS (o 3G) per servizi mobile con requisiti di elevate perfo­rmance (esempio: video streaming). In teoria, la diffusione del LTE sul territorio doveva essere più rapida dell'adozione del 3G perché sfrutta e si integra meglio con le vecchie componenti infrastrutturali del GPRS (2G) e richiede un minore sforzo implementativo. Ma qui nasce un sospetto, che il ritardo sia dovuto al fatto che gli operatori di telefonia debbano massimizzare i guadagni per recuperare gli investimenti fatti sul 3G ed il calo degli guadagni sulla messaggistica (SMS)? Può essere, ma chi gli ne può fare una colpa?

 

 

Nel 2012 siamo stati testimoni di cause miliardarie fatte da alcuni produttori di Tablet (vedi Apple vs Samsung), ma non abbiamo visto innovazioni importanti sui dispositivi rispetto al 2011. L'evoluzione dei Tablet è stata tutta imperniata sull'aumento della potenza di calcolo e sulla ridefinizione del design, ma nessun cambiamento importante sull'interazione uomo macchine o sul modo di utilizzarli è stato fatto. In ogni caso, la tecnologia è da considerarsi matura ed ha raggiunto una diffusione capillare sia tra utenti professionali (e non) con e applicazioni più disparate. Per esempio, ci sono state esperienze e test per i “Paperless Cockpit” dove si sono usati degli iPAD per sostituire i manuali operativi.

 

 

Sempre nel 2012, gli Smartphone sono in costante crescita a scapito dei cellulari. Gartner (http://www.gartner.com) dichiara che la vendita dei cellulari è diminuita del 3% nel terzo quarto 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre la vendita degli Smartphone è cresciuta del 47% ed Android è risultato essere il sistema operativo per Smartphone più venduto. I dispositivi Android venduti nel terzo quarto 2012 sono stato oltre 122 milioni contro i "soli" 23,5 milioni di sistemi iOS di Apple. Insieme coprono oltre l'86% dei dispositivi smartphone venduti nello stesso periodo lasciando a Microsoft e Nokia la possibilità di migliorare per il futuro.

La fortuna degli smartphone è legata a diversi fenomeni chiave:

 

 

Al fenomeno dell'aumento degli Smartphone e all'impiego dei Tablet, si accompagna ad una lenta ed inesorabile diminuzione del mercato dei PC sia Desktop che Portatili (vendite di quest'anno si sono ridotte di oltre il 15% rispetto lo scorso anno, fonte Gartner). Il motivo di una tale fenomeno non è tanto da ricercare nel cambiamento delle competenza e nella maturazione degli utenti (ricordiamo che in Italia il fenomeno dell'Analfabetismo informatico è fenomeno purtroppo più che presente), ma un consolidamento ed una semplificazione del mercato. L'utente medio ha sempre più voglia di comunicare in maniera pronta ed ha sempre utilizzato i mezzi informatici al minimo delle loro possibilità. Per “chattare” su Facebook o rispondere ad una email non servono PC super carrozzati con capacità di calcolo in grado di mandare uno shuttle sulla luna.

 

 

Per il prossimo anno, possiamo aspettarci un netto miglioramento del servizio di connettività mobile sul territorio offerto dagli operatori accompagnato da una sempre maggiore penetrazione sul mercato degli Smartphone. Il Laptop rimarrà quasi sicuramente l'unica alternativa completa da portarsi in giro e vedremo sempre più scomparire i PC Desktop... Sempre se i big dell'informatica non abbiano qualche asso nella manica da presentare.

 

Alla prossima.

 

(10/12/2012)