Ho subìto mobbing - II

Scritto da Silvana Lovera

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II – (segue) Un navigante, quello del quale stavamo parlando, che vola per 15 ore o più in deroga al FTL (Flight Time Limitation), in atmosfera pressurizzata, che mangia precotti quando ha tempo, dorme poco o in alberghi sempre più inidonei per smaltire la fatica operativa e il jet-lag.


Il FTL su direttiva EASA (European Aviation Safety Agency) e “fatigue-report” sono strumenti buoni, ma a volte disattesi nel primo caso, o non implementati sufficientemente per tutelare la salute psichica e la sicurezza dei lavoratori nel secondo.

ISPELS (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) suggerisce alcune linee guida generali per “misurare” il IV° Fattore di Rischio. Elementi oggettivi sono gli “eventi sentinella” (comparsa/peggioramento/miglioramento): assenteismo o “presentismo” (legato al cottimo orario), carico di lavoro, eventi critici, infortuni, visite straordinarie, contestazioni, provvedimenti disciplinari, contenziosi, reclami degli “ospiti”.

Fattori di rischio relativi al contenuto e al contesto di lavoro. Il contesto (adeguatezza): cultura organizzativa, comunicazione efficace, sviluppo di carriera, conflitti interpersonali, autonomia decisionale e controllo, ruoli, rapporto famiglia/lavoro.

Quali elementi di contenuto considerare per il PN? L’aereo è l’ambiente di lavoro: microclima/comfort/ densità/rumore; posti di riposo (presenza/congruità); carico-ritmi di lavoro: turni (composizione/pesantezza/sveglie/riserve); riposi/ferie (certezza/ distribuzione); attrezzature di lavoro: a bordo (cabina/cockpit); a terra: ALIS, piattaforme formative (ergonomia cognitiva/interfacce user-friendly, ecc.).

Quando nelle aziende i dati riportano un codice di rischio stress-lavoro-correlato medio-alto, il Servizio di prevenzione e protezione dovrebbe intervenire sulle costrittività organizzative in quel settore, sentita la Dirigenza, Parti sociali, Enti preposti. Se la prevenzione fallisce e non c’è mitigazione dei rischi, il disagio si diffonde e qualcuno può presentarsi al "Centro per la rilevazione del danno biologico da patologie legate al disagio lavorativo" delle ASL, affermando: “Ho subito mobbing”!

Il mobbing è la messa in atto di comportamenti di natura vessatoria volontari e condotte di disconferma e/o disconoscimento e altro, protratti nel tempo, da parte del capo/colleghi nei confronti di un lavoratore. Il burn-out tocca la sfera esistenziale del lavoratore. E’ una sindrome che implica una perdita d’idealità verso l’”oggetto” di lavoro e si manifesta con esaurimento emotivo, disaffezione lavorativa, e, secondo studi recenti, può degenerare in “organizational cynicism” che provoca efficacia professionale ridotta. Emozioni, umori, affetti influenzano la team effectiveness.

Nelle Organizzazioni ad Alta Affidabilità si deve temere come la peste il conflitto che potrebbe innescare dinamiche di CWB (counterproductive work behavior).

(12 giugno 2016)