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I perchè e i nomi della geografia

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Tempo di crisi, e come radio, televisioni e giornali ricordano continuamente, in queste vacanze pasquali molti italiani hanno scelto di non viaggiare. Perchè non rifugiarsi allora nella lettura? Segnalo dunque un libro interessantissimo, perché denso di curiosità e di spiegazioni utili per chi ama viaggiare.

nomiIntitolato I perché e i nomi della geografia, di Sandro Toniolo, è edito dall’Istituto Geografico Militare, ed è una vera miniera di chicche per uno come me che, dotato di una curiosità pari a quella di due scimmie, ogni volta che è in un posto si chiede sempre: “Da dove verrà questo nome?”

Anzitutto, chiarisce alcuni concetti come quello di endonimo e di esonimo, cioè il nome dato dalla popolazione indigena e quello dato dagli stranieri. Ad esempio, Osterreich è il nome che gli austriaci danno all’Austria. Quindi, Osterreich è un endonimo, mentre Austria è un esonimo. Una curiosità è che i cechi e gli slovacchi la chiamano Rakousko o Rakùsko.

Altro concetto interessante è che esiste un’organizzazione internazionale per affibbiare nomi a posti, paesi, fiumi, montagne e ogni altro oggetto che ricada all’interno di quella meravigliosa disciplina che è la geografia.

Da bambino ero affascinato dal mappamondo, sviluppando così una sorta di bramosia per i viaggi. Volevo vedere tutto, sapere tutto, confrontarmi con le diverse culture presenti sul globo. Inevitabilmente, incappavo in quesiti che però sono sempre rimasti inevasi, fino a scoprire casualmente questa pubblicazione.

Ad esempio, si dice Abruzzo o Abruzzi? Perché Duca degli Abruzzi, quando di regioni italiane con quel nome ce n’è solo una? Ebbene, l’autore ripercorre l’evoluzione storica del nome. Un tempo (1926) le tre provincie si riferivano all’Abruzzo Citeriore (Chieti), l’Abruzzo Ulteriore I (L’Aquila) e quello Ulteriore II (Teramo). In ogni caso, anche la Costituzione parla di Abruzzi, ormai uniti al Molise, ma il termine oggi è desueto.

La storia dei nomi poi è di notevole interesse. Algarve, la provincia del Portogallo ha la stessa radice di Maghreb (che in arabo significa Occidente). Radice storica ha anche l’espressione Medio Oriente. Mi sono sempre chiesto: “Ma se l’Estremo Oriente è il Giappone, possibile che il Medio Oriente sia proprio a sud dell’Europa?” E infatti, ho scoperto che il nome Medio Oriente è venuto in uso durante la Prima Guerra Mondiale, quando esisteva l’armata britannica del Vicino Oriente, con sede al Cairo (che a sua volta deriva da Al-Qahira, la vittoria), mentre l’armata del Medio Oriente aveva sede a Delhi, in India. Quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, trasferirono gli uffici dell’armata del Medio Oriente al Cairo, anche la regione prese questo nome.

Curiosando sull’atlante, uno si potrebbe chiedere come mai alcuni stati finiscono in –istan: Afghanistan, Turkestan, Turkmenistan, Uzbekistan, etc. Ebbene, la desinenza –istan, in lingua persiana (farsi) e afghana (pashtu) significa terra, regione, stato. Mentre però gran parte di questi Paesi riprendono il nome dell’etnia dominante, nel caso del Pakistan ho scoperto una cosa interessante e cioè che deriva da un acronimo: P.A.K. infatti, questa sigla sta per Punjab, Afghanistan, Kashmir più la desinenza –istan.

Altra cosa: sapevate che Venezuela viene da piccola Venezia? Oppure che il Messico e il Guatemala prendono il nome dalle rispettive città e non viceversa? O, ancora, che quando in un cartello c’è una coppia di nomi intervallati da una lineetta è diverso dalla barra obliqua? Nel primo caso, i due nomi rappresentano un’unità, come Emilia-Romagna, mentre la barra obliqua indica che il nome può essere pronunciato in modi differenti, come Bozen/Bolzano oppure Suomi/Finland.

In sintesi, ci sono 570 voci che illustrano i motivi per i quali chiamiamo gli enti geografici con i nomi che conosciamo, la storia dell’origine dei vari alfabeti, la spiegazione delle bandiere nazionali, oltre ad un glossario che specifica dettagliatamente i concetti fondamentali utili per chi viaggia.

Una lettura leggera, divertente, interessante che mi ha fatto spalancare più di una volta la bocca esclamando: “Ah, ecco, vedi perché…”


Scheda bibliografica


Titolo: I perchè e i nomi della geografia
Autore: Sandro Toniolo
Editore: Istituto Geografico Militare Italiano, 2005
Genere: Saggio

(7 aprile 2012)

 

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