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In piedi in aereo

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Quando il vulcanico Michael O'Leary, CEO di Ryanair, ha annunciato di voler far viaggiare in piedi i passeggeri dei suoi voli, molti hanno pensato di trovarsi di fronte a una banale boutade estiva, o ad un'altra delle tante, spesso discutibili e di cattivo gusto, trovate pubblicitarie del medesimo.

Ebbene, se ci si può legittimamente interrogare sulle reali intenzioni di O'Leary, non si può tuttavia trascurare un paio di segnali che inducono a indagare un po' meglio su questa storia che prefigura, almeno sui voli di corto raggio, un futuro più o meno prossimo di gente stipata sugli aerei come su un treno di pendolari o in una metropolitana nell'ora di punta.

Tanto per cominciare, Ryanair non è la sola compagnia ad averci pensato: più o meno nelle stesse settimane le cronache hanno riferito di una analoga idea, la cui paternità è stata attribuita addirittura al vice premier cinese Zhang Dejian, annunciata dalla compagnia low-cost Spring Airlines, che dispone di 14 Airbus A320. A quanto pare, i cinesi avrebbero richiesto al costruttore europeo di trovare una soluzione tecnicamente fattibile.

In secondo luogo, negli ultimi mesi, O'Leary ha più volte ventilato, ufficialmente adducendo una questione di prezzi, la possibilità di abbandonare lo storico fornitore Boeing, costruttore dei B737 che compongono l'intera flotta Ryanair, a favore proprio degli A320 di Airbus. E non è cosa da poco, se si considera che la scelta di avere una flotta composta da un solo tipo di aereo è uno dei punti di forza del vettore low-cost irlandese.

Che ci sia un legame tra questi fatti? L'ipotesi appare plausibile se si considera che l'idea di far viaggiare i passeggeri in piedi sugli aerei non è stata partorita né da O'Leary, né da un politico cinese e, soprattutto, è tutt'altro che nuova... anzi, è già coperta da brevetto.

Per l'esattezza, si tratta del brevetto n° 6467728, depositato il 22 ottobre 2002 negli Stati Uniti da quattro inventori (una brasiliana e tre tedeschi), e i cui diritti di sfruttamento appartengono a due ditte che non sono proprio le ultime arrivate nel panorama dell'aviazione commerciale mondiale: Airbus Deutschland GmbH e Deutsche Lufthansa AG.

Aircraft Passenger Cabin with a Stand for Transporting a Passenger in an Upright Position, recita l'intestazione del documento, e si tratta di una lettura abbastanza interessante perché al di là di una serie di noiosi e poco comprensibili paragrafi eminentemente tecnici, è corredato da esaurienti schizzi (alcuni dei quali vi proponiamo)  che illustrano al di là di ogni possibile dubbio il contenuto del brevetto.

Basti pensare che arriva addirittura a coprire l'ipotesi della vendita di posti in piedi in congiunzione con i classici sedili. Time shared tickets, li chiamano: mezz'ora seduti e mezz'ora in piedi. Anzi, come si vede bene nello schizzo, appollaiati su una specie di strapuntino e imbragati come salami in una cintura di sicurezza.

Proprio come in treno: uno comodamente seduto nello scompartimento e l'altro accampato nel corridoio... e quando sopravviene il crampo, ci si scambiano i posti.

US patent n° 6467728: alcuni disegni

(16 novembre 2009)

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