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Festa di non compleanno

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Con questo slogan, nella giornata del 13 gennaio, a un anno dalla nascita della “nuova Alitalia” un comitato di oltre cento ex-lavoratori Alitalia ha simbolicamente festeggiato a Fiumicino il “primo compleanno Cai”, a nome di seimila cassaintegrati rimasti senza lavoro.

Carlo Galiotto, responsabile nazionale trasporto aero per l’IdV, candidato alle prossime elezioni regionali e collaboratore di Manuale di Volo, è intervenuto per illustrare i problemi legati alla mancata attuazione del “lodo Letta”.

“Esaurita la spinta mediatica – ha affermato Galiotto - non si è ancora provveduto a fissare criteri di tutela pensionistica e professionale. Occorre  invece fotografare al più presto la condizione previdenziale dei lavoratori, per evitare lo slittamento dei parametri pensionistici previsti. E’ necessario altresì determinare, anche con il sussidio delle regioni, il sostegno economico per il mantenimento di brevetti, licenze e certificazioni di manutenzione, creare liste nominative che garantiscano un criterio di riassorbimento trasparente e, infine, costituire una commissione di controllo a garanzia della corretta applicazione del lodo Letta. Tutto questo -conclude Galiotto- per garantire il raggiungimento di uno status pensionistico e per evitare la fuoriuscita dal mercato del lavoro di quei lavoratori esautorati proprio con tale presupposto”.

La manifestazione si è svolta pacificamente davanti all'ingresso equipaggi e al piano arrivi. Nessun disagio per i passeggeri in arrivo e in partenza, molti dei quali hanno apertamente espresso solidarietà e comprensione ai manifestanti.

L'unico momento di tensione si è avuto quando la polizia ha chiesto la rimozione di uno striscione che recitava “895 piloti buttati nel cesso”.  Evidente il riferimento a comandanti e copiloti per i quali, nel piano Fenice di Colaninno e soci, non c'è posto e che mese dopo mese vedono svanire, insieme alle loro capacità professionali, anche ogni possibilità di reimpiego.

Si deve infatti ricordare che la validità delle licenze professionali dei piloti è sottoposta allo svolgimento di un'attività minima di volo e  al superamento di controlli professionali periodici la cui attuazione, benché prevista dal "lodo Letta", è ancora ben lungi dall'essere attivata in modo organico e coerente, con il risultato di rischiare di gettare al vento un indiscusso patrimonio di professionalità.

(15 gennaio 2010)

 

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