Iscrizione Newsletter

Iscriviti alla Newsletter



Login

Quasi un sillogismo - Conclusione e domanda

Attenzione: apre in una nuova finestra. PDFStampaE-mail

Indice
Quasi un sillogismo
Conclusione e domanda
Tutte le pagine

La possibile conclusione.
Ma quale strategia, manager molto orientati al risultato, definiamoli spregiudicati, potrebbero essere tentati a seguire? Quella di ridurre tutti i costi, anche quelli relativi alla tutela dell’utente. Così comportandosi rimarrebbe loro il problema dei “costi penali”. È vero che la statistica dice che per ogni potenziale incidente solo una piccola percentuale si trasforma in reale incidente, ma un “abile manager” cercherebbe di dribblare questo rischio personale. Come? Per esempio lasciando cadere la responsabilità della “mancata tutela degli utenti” a specifici soggetti.

In una compagnia aerea questi soggetti potrebbero essere identificati nei Piloti, che oltretutto, nel caso nefasto di un incidente di volo, sono difficilmente interrogabili da un magistrato e facilmente imputabili come responsabili.... il classico "errore umano".

Ma come riuscirebbero questi "abili manager" a convincere i piloti ad assumersi queste responsabilità? Soldi? Benefits? Contratti non tutelati che "costringono" il pilota a partire? Altro?

La domanda.
E' ipotizzabile che "un pilota che teme di perdere il posto di lavoro a seguito della giusta scelta di non accettare un velivolo con determinati sistemi in avaria", possa decidere di fare una scelta diversa, omettere la segnalazione dell’avaria, e partire?.

 

Lascio alla vostra interpretazione la risposta a questo quesito: vi dico solamente che negli ultimi “rinnovi contrattuali piloti” di molte compagnie europee sono stati rivisti, in negativo, e cottimizzati sia retribuzioni che benefits...

...e vi rimando al caso di un comandante che, proprio per timore di perdere il proprio posto di lavoro, ha nascosto una situazione di stress emotivo legato ad una situazione personale che si era dolorosamente conclusa con la perdita, pochi giorni prima di un mancato incidente, del figlio di soli tre mesi di età.

(1 febbraio 2010)



RSS
RSS