Un pilota alle regionali
Scritto da Redazione
Carlo Galiotto, comandante Alitalia in cassa-integrazione e collaboratore di Manuale di Volo, si presenta alle prossime elezioni regionali nel Lazio: infrastrutture e trasporti i suoi campi di azione... la cosa non poteva non incuriosirci, e così gli abbiamo rivolto alcune domande.
Che ci "azzecca" la politica con un pilota, e perché poi con Tonino Di Pietro?
La politica in questo nostro Paese c'entra sempre. Purtroppo, almeno nelle cose del trasporto aereo, quasi mai in maniera competente e risolutiva. Basti pensare alla vicenda di Malpensa 2000 o all'intera storia di Alitalia. Il mio incontro con Di Pietro é stato del tutto fortuito, dietro le quinte della trasmissione Annozero. Al termine della puntata ci scambiammo i numeri di cellulare e pensai fosse solo per gentilezza. Mesi dopo scrissi una lettera al Presidente della Repubblica per protestare contro l'invio della Pattuglia Acrobatica in Libia. Il testo fu ripreso da un'agenzia e giunse a Di Pietro che mi telefonó chiedendomi il permesso di pubblicarlo sul suo blog. Diedi il mio consenso e ricevetti l'invito a collaborare con il dipartimento infrastrutture di Italia dei Valori. Alcuni giorni dopo l'ultimo mio volo sul B777 decisi di "andare a vedere".
Folgorato sulla via di Montenero di Bisaccia?
Ancora il caso: il responsabile del dipartimento infrastrutture di IdV é il prof. Paolo Brutti che avevo giá conosciuto come segretario generale della Filt negli anni in cui rappresentavo i piloti in quel sindacato e che avevo perso di vista dopo tanto tempo. Come dice padre Alex Zanotelli (missionario equo e solidale), gli incontri seppur casuali hanno sempre una forza straordinaria...Paolo Brutti, che ho sempre stimato, era un sindacalista "anomalo", poco incline ad inciuci e pastette. Quando lasciai la CGIL fu per via del suo successore, quell'Abbadessa che condivise con Angioletti il patto parasociale e le poltrone del CdA Alitalia...
E il Lazio?
Il dipartimento era tra l'altro alle prese del piano regionale degli aeroporti e di molte altre voci con cui redigere il programma politico con cui arrivare al Congresso di febbraio e alle elezioni regionali di marzo. Il mio contributo forse é valso la mia candidatura nel Lazio. Il problema degli aeroporti, mica solo nel Lazio, é che ognuno ne vorrebbe uno sotto casa... Quindi si fa edilizia e non trasporto aereo. Una quarta pista a Fiumicino non serve a risolvere nessuno dei problemi di sviluppo dell'hub. Francoforte e Londra con tre piste sviluppano ognuno quasi il doppio dei movimenti dello scalo romano. la quarta pista costruita sui terreni di Maccarese, comprati da Benetton al valore di una azienda agricola, comporta la realizzazione di una nuovo terminal, con i suoi spazi commerciali e lo sdoppiamento dei servizi. Ma il collo di bottiglia é rappresentato dalla gestione schizofrenica dell'area terminale (FCO e CIA) da parte di ENAC e della cronica scarsitá di parcheggi sui piazzali di Fiumicino e delle strutture aeroportuali annesse e connesse (pontili di imbarco, gestione bagagli, aree controllo sicurezza, rifornimento aeromobili, scale, trattori, gruppi elettrogeni e pneumatici di supporto, ecc).
Come il ponte sullo stretto...
Stessa logica: Ciampino (con un territorio circostante degradato e abusato) scoppia e si pensa di far fare la stessa fine a Viterbo costruendo a meno di 5 chilometri dal centro storico, su un'area di assoluto interesse archeologico e paesaggistico, un impianto tanto costoso quanto inutile e velleitario. la scusa é sempre la stessa; portare turismo e dare occupazione. Come voler far fare la commessa di un negozio di cristalli ad un elefante. Grandi opere significa speculazione, sventramenti, appalti e sovvenzioni a pioggia, denaro pubblico che prende mille direzioni oltre a quella dichiarata. Dobbiamo far capire che la risorsa primaria del nostro Paese, regione per regione, é nella bellezza del territorio, nelle sue specifiche caratteristiche architettoniche, paesaggistiche, culturali, museali. I veri posti di lavoro, la vera economia si muovono e crescono se investiamo nella bellezza e non negli obbrobri delle mega-cementificazioni.
Nessun aeroplano per Viterbo dunque?
Invece si! La politica si é giocata - a spese di Alitalia - il ruolo di Malpensa come polo attrattivo di tutto il nord-Italia e adesso Fiumicino non puó fungere da polo per...il Lazio!?! Uno studente, un pendolare che si muovono in treno da Roma a Viterbo e vv. impiegano se va bene 2 ore intere... perché non invertiamo i presupposti? Con una bretella ferroviaria tra Anguillara e Torreinpietra , 22 km che uniscano le linee per Civitavecchia e per Bracciano, e un raccordo di 1700 metri dall'altezza del nuovo centro commerciale accanto alla testata 34R di Fiumicino fino all'aeroporto, la cittá di Viterbo avrebbe giá il suo aeroporto a meno di 40 minuti di viaggio: il Leonardo da Vinci!
E le "low-cost'?
Via da Ciampino, e tutte a Fiumicino dove, lo ripeto, aeree demaniali disponibili per realizzare parcheggi self-park e capannoni utilizzabili per concentrare i servizi a basso costo di gestione per le "low-cost sono lí a dimostrare che con pochi investimenti mirati e tanta concretezza e competenza si possono fare Grandi Cose per tutti e non Grandi Opere per pochi.
E l'indotto?
Come si fa a dire che per Fiumicino e Malpensa sono necessari 5,3 miliardi di euro nel medio periodo per far fronte allo sviluppo previsto e non tutelare i lavoratori ad alta ed altissima professionalitá: tecnici, addetti ai servizi, certificati di manutenzione, addetti cargo, assistenti di volo, piloti e comandanti provenienti da Alitalia sono abbandonati professionalmente al loro destino, lasciando la porta aperta ad aziende straniere pronte a subentrare in nome di quello sviluppo dichiarato e sostenuto con i soldi dei cittadini italiani! La politica ci azzecca parecchio, dunque...
"Credere si puó" é il tuo slogan elettorale...
E' un auspicio, un modo per dire che le cose possono migliorare. Un grazie a Manuale di volo e ai suoi lettori che volendolo possono seguirmi e contattarmi sul sito www.crederesipuo.it.
(12 febbraio 2010)
