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La Polverini prende il volo...

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Diciannovesima puntata del dossier Alitalia CAI, per gentile concessione di Felice Saulino www.felicesaulino.it     Mandato in onda da Colaninno e Sabelli a una settimana dalle elezioni regionali del 28 e 29 marzo, lo spot sul primo bilancio annuale della Nuova Alitalia ha già due beneficiari politici: Silvio Berlusconi e Renata Polverini.

Il presidente del Consiglio, che due anni fa, proprio a ridosso delle politiche, aveva fatto appello all’italianità della compagnia di bandiera  lanciando la “cordata patriottica”, ha cavalcato immediatamente la notizia della perdita 2009 (326 milioni di euro) inferiore al previsto.

E poco importa se il bilancio vero e proprio risultava indisponibile, se le poche cifre ufficiali erano quelle di un comunicato aziendale. Erano comunque più che sufficienti per consentire al premier di andare in Piazza San Giovanni a riproporsi come “uomo del fare” e archiviare  il caso Alitalia tra le “grandi emergenze risolte” dal suo governo.

Quanto alla ex sindacalista Renata Polverini, vale la pena di ricordare che da segretaria Ugl si schierò immediatamente a favore dell’operazione Cai. Sarà un caso, ma da qual momento la sua carriera ha preso letteralmente il volo. Con la candidatura Pdl alla presidenza della regione Lazio, prima, e adesso con la conquista della prestigiosa poltrona.

Archiviate le elezioni regionali, e in attesa dell’assemblea degli azionisti Cai, che fra qualche giorno sarà chiamata ad esaminare il bilancio vero e proprio, gli analisti si affannano a cercare una spiegazione al “miracolo” della Nuova Alitalia che ha chiuso il 2009 con un buco senza dubbio preoccupante, ma comunque inferiore al previsto di almeno cento milioni di euro.

In attesa di capire come è stato possibile chiudere il periodo settembre-dicembre 2009 con un calo dei passeggeri e un aumento dei ricavi, bisogna accontentarsi delle voci che girano sulle fatture dell’ultimo quadrimestre posticipate all’anno successivo e quindi scaricate sul bilancio 2010. Anche alcuni A320, i nuovi aerei commissionati agli stabilimenti Airbus di Tolosa, sarebbero stati messi in carico al bilancio 2010 in modo da far slittare le perdite dell’anno scorso.

C’è, poi, il mancato versamento della quota aziendale dovuta a Previvolo, il fondo pensione complementare dei piloti e dei tecnici di volo. Secondo Paolo Moreno, presidente del Fondo, la normativa vigente impone anche a Cai il versamento del contributo. Ma dagli uffici di via della Magliana, nonostante varie sollecitazioni e una “richiesta di chiarimenti”, non è mai “pervenuta alcuna risposta formale”.

E siamo alle inadempienze della compagnia guidata da Colaninno e Sabelli. Un brutto capitolo  che investe buona parte degli accordi con i sindacati sottoscritti solennemente un anno e mezzo fa a Palazzo Chigi. L’elenco è lunghissimo: dagli organici alle retribuzioni, dai trasferimenti all’assorbimento dei dipendenti in cassa integrazione.

Da quando ha deciso di riconoscere l’esistenza d’un problema cassintegrati , il vertice della Magliana continua a promettere qualche assorbimento, ma i fatti smentiscono le parole. Come dimostra l’ultimo accordo sui riposi dei piloti. I cosiddetti riposi “movibili”, quelli che prevedono il richiamo in servizio in caso di necessità sono stati portati da quattro a sei al mese.

Conti alla mano, significa che l’azienda, nei periodi di picco, potrà disporre di 20 equipaggi in più e far fronte così ai buchi d’organico, a quei 150-160 piloti che Cai avrebbe dovuto assorbire dalla cassa integrazione e invece ha deciso di lasciare nel limbo dei lavoratori fantasma.

Piloti e assistenti di volo hanno proclamato uno sciopero di 24 ore  per lunedì 3 maggio. Dopo le quattro ore di astensione dal lavoro del 16 febbraio e del 22 marzo sarà il terzo stop dell’anno. Uno sciopero di 24 ore in Alitalia non si vedeva da anni in Alitalia.

Quindi, se il solerte ministro dei Trasporti Altero Matteoli non riuscirà a differirlo porterà alla paralisi del trasporto aereo nazionale, perché le sigle sindacali coinvolte Filt-Cgil, Ipa, Anpac e Avia rappresentano circa un terzo dei piloti e una buona metà degli assistenti di volo.

Articolo pubblicato su www.felicesaulino.it sotto licenza
Creative Commons, riprodotto per gentile concessione dell'autore

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