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La revoca dell'ETOPS

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Anche se i media nazionali hanno praticamente ignorato la notizia, il fatto che ENAC, dopo la  piantata motore di Boston del 15 giugno scorso, abbia revocato agli A330 di Alitalia l'autorizzazione a condurre voli ETOPS è senz'altro cosa abbastanza grave, che merita un approfondimento.

Dopo le iniziali dichiarazioni secondo le quali l'evento poteva essere stato giustificato dall'ingestione di alcuni uccelli nel motore sinistro, il NTSB (ente americano incaricato delle inchieste aeronautiche) ha condotto una prima indagine preliminare, per la quale anche un investigatore italiano dell'omologo ente ANSV (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) è stato accreditato.

Secondo quanto riportato dal NTSB, l'ispezione del motore non avrebbe evidenziato danni da incendio e i registratori di bordo, contrariamente a quanto affermato da testimoni e equipaggio,  non confermerebbero le ipotesi di alta temperatura allo scarico e di overspeed del motore. Sempre secondo il NTSB, l'ispezione avrebbe però rivelato la presenza di materiale metallico nell'olio di lubrificazione del motore, e questo è un indice di sicuro danneggiamento.

A questo punto, l'ente americano ha rimesso ogni ulteriore investigazione alle autorità italiane, e infatti ANSV, tramite il suo sito, annuncia che NTSB "ha comunicato all’ANSV che dall’analisi dei dati scaricati dai registratori di volo (FDR e QAR) dell’aeromobile [...] è emerso che il motore oggetto dell’avaria non ha subito né fenomeni di overspeed né di overtemperature. Alla luce di tali evidenze, il NTSB ritiene di non dover effettuare ulteriori indagini in ordine all’evento in questione, dal momento che l’avaria non ha costituito un problema per la sicurezza del volo. Per tale ragione, i motori, i registratori di volo e lo stesso velivolo sono stati rimessi nella disponibilità dell’operatore italiano".

Gli americani hanno in definitiva passato la palla ai loro omologhi italiani, ai quali toccherà fare luce definitiva su quanto successo. In parole povere, la causa dello spegnimento del motore non è stata ancora acclarata.

Tuttavia lo spegnimento c'è stato, ed è per questa ragione che ENAC (l'autorità di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia), ha revocato agli A330 di Alitalia l'autorizzazione ad operare secondo la normativa ETOPS, quella che consente agli aerei con due soli motori di volare in zone dove l'aeroporto utilizzabile più vicino si trovi a più di un'ora di volo (alla velocità mantenibile con un solo motore funzionante) dalla rotta seguita.

Allo stato attuale delle conoscenze dunque si può parlare solo di un IFSD (In Flight Shut Down- spegnimento del motore in volo), ma poiché uno dei requisiti di rilascio dell'autorizzazione in questione prevede che non sia superato  un certo rateo di IFSD per ore di funzionamento dei motori, e visto che nelle settimane scorse si era già verificato sull'aeroporto di Newark un evento simile, considerando che Alitalia ha in flotta solo due aerei di quel tipo, la soglia del numero di avarie per mille ore di volo è stata verosimilmente superata.

A questo punto ENAC non ha potuto fare altro che revocare l'autorizzazione e la compagnia, se vuole tornare ad operare gli A330 secondo la normativa ETOPS, dovrà di nuovo dimostrare di poter garantire il livello di affidabilità richiesto.

Fino ad allora, per continuare ad usare gli Airbus sulle rotte del nord Atlantico, Alitalia sarà costretta a pianificare i voli su rotte che rimangano a sufficiente distanza da un aeroporto utilizzabile come alternato, e questo implica un aumento dei tempi di volo (e quindi dei consumi e dei costi) abbastanza pesante.

(28 giugno 2010)

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