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Trans World Airlines

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La Trans World Airlines, ormai scomparsa da anni, è una delle compagnie che hanno fatto la storia del trasporto aereo mondiale. Ma non è della mitica TWA statunitense che ci occupiamo oggi, bensì dell’annuncio dato una compagnia aerea, da poco costituita, che intende impiegare a bordo assistenti di volo transessuali.

Sicuramente frutto di un’idea pubblicitaria, la bizzarra novità assume un aspetto più intrigante se si considera il paese da cui proviene: la Thailandia. La compagnia in questione è la P.C. Air Company Limited  (“PC Air” recita il logo pubblicizzato), e si tratta di un’azienda basata al Suvarnabhumi Airport, il nuovissimo aeroporto della capitale tailandese, Bangkok. Il motto della nuova compagnia è tutto un programma: servizi oltre le aspettative. Nella livrea pubblicizzata, spicca una scritta gigantesca sui fianchi delle fusoliere: I believe it’s “my way”, credo che sia la mia maniera…

Le selezioni sono iniziate a gennaio ed i voli per il Giappone e la Corea inizieranno i primi di aprile impiegando due Airbus A310 di seconda mano. Finora sono state assunte sei katheoy, in altre parole lady-boy in tailandese, transessuali si direbbe oggi in Italia. La differenza rispetto ai casi precedenti è che queste persone sono assunte ufficialmente come terzo genere, quindi eliminando ogni discriminazione o pregiudizio, anzi avranno uno speciale contrassegno per differenziarle dalle colleghe donne, del resto in Thailandia è normale parlare di terzo sesso.

La P.C. Air si è posta l'obiettivo di assumere sistematicamente transessuali come hostess, cosa che finora nessuna aerolinea del mondo aveva avuto il coraggio di fare. Peter Chan, patron dell’azienda, ha dichiarato: "Penso che queste persone possano svolgere al meglio molti lavori, e non soltanto nel campo dello spettacolo e dell'intrattenimento come si tende a pensare. E molti di loro hanno un sogno: appunto, diventare hostess. Io voglio tradurre il loro sogno in realtà".

Secondo Peter Chan, quel che conta per essere assunti come hostess transessuali non è aver fatto o no l'operazione chirurgica per il cambio di sesso. Le doti importanti sono la gentilezza e la buona conoscenza delle lingue. La Thailandia, la cui economia attraversa da anni una fase di boom economico e di accelerata industrializzazione, è famosa anche per la bellezza, lo stile e l'eleganza delle sue signore. E anche dei transessuali, perché il regno del Siam è tra i paesi col più alto numero di transessuali nel mondo, in rapporto al totale della popolazione.

“La nostra società è in evoluzione. Io sono un pioniere in questo e sono sicuro che ci saranno presto altre imprese a seguire il mio esempio”, ha detto Peter Chan, il proprietario della compagnia aerea. La ventitreenne Thanyarat Jiraphatpakorn, vincitrice dell’edizione 2007 del concorso di bellezza nazionale per transessuali "Miss Tiffany", è entusiasta di aver ottenuto il lavoro dopo i provini presso il centro commerciale Esplanade di Bangkok, ha dichiarato che temeva che fosse solo una selezione senza seguito, come gli era capitato in altre occasioni.

I kathoey non vanno confusi con i gay, perché il tratto distintivo dei kathoey, che nella cultura thailandese sono accettati da tempi ancestrali per ragioni religiose e tradizionali, è il travestimento. Nel buddhismo il travestito, quello che oggi chiameremmo il trans gender, è ammesso anche ai livelli supremi. “Cambiare sesso -dice Bunmi, un autore buddhista- non è peccato. E’ peccato non seguire, nel sesso, la retta via”.

Insomma una questione più profonda di quella meramente sessuale alla quale si tenderebbe a soffermarsi. In ogni caso per quanto riguarda i gay ci aveva pensato lo scorso dicembre la SAS a ufficializzare l’accoglienza positiva a bordo organizzando viaggi di nozze gay con equipaggi interamente omosessuali.

Il signor Chan ha ragione, la società sta cambiando.

(28 febbraio 2011)

 

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